Durante il Festival Internazionale del Giornalismo, tenutosi a Perugia dal 6 al 10 aprile 2016, un’interessante tavola rotonda è stata dedicata all’utilizzo dei social network, in particolare Twitter, per veicolare letteratura e amore per i libri. La discussione è partita dalla domanda centrale: è possibile fare letteratura con Twitter, avendo a disposizione solo 140 caratteri?
La tavola rotonda è stata condotta da un nome noto ai lettori di Sololibri.net, Giulia Ciarapica, nostra collaboratrice da agosto 2014 e bookblogger (su Twitter: @GiuliaCiarapix).
Insieme a lei sono intervenute:
- la giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini (su Twitter: @LaLipperini),
- la giornalista Nadia Terranova, autrice del romanzo "Gli anni al contrario" (su Twitter: @nadiaterranova)
- Vera Gheno, che gestisce l’account dell’Accademia della Crusca (su Twitter: @AccademiaCrusca),
- Maria Anna Patti, che cinguetta di libri dall’account @CasaLettori su Twitter (seguita da oltre 39mila follower interessati al mondo dei libri).
Giulia Ciarapica racconta come all’uscita del romanzo Adua di Igiaba Scego, da lei recensito su Sololibri, abbia lanciato sui social network l’hashtag #aduaselfie (ripreso poi dall’account Twitter della casa editrice Giunti) con la foto del proprio volto a combaciare con la parte di volto della ragazza somala presente in copertina.
I lanci di hashtag particolari legati ai libri su Twitter e le attività di promozione dei libri sui social network possono muovere le vendite dei libri? Secondo Loredana Lipperini, Twitter ancora non ha il potere di spostare le vendite dei libri come accade con partecipazioni a note trasmissioni televisive in cui si presentano libri (prima fra tutte Che tempo che fa di Fabio Fazio) o la vittoria di premi prestigiosi come il Premio Strega. Tuttavia le case editrici, i siti letterari, i bookblogger, i giornalisti, i lettori forti utilizzano i social per far conoscere i libri, lanciare iniziative di promozione, far girare citazioni o immagini di copertina o per letture condivise. Per chi volesse approfondire l’argomento "Social letteratura", è disponibile il video integrale degli interventi:
L’esperienza di SoloLibri su Twitter
SoloLibri, sito web nato nel 2005, è attivo su Twitter dal 2011 e ad oggi conta oltre 5700 follower (@SoloLibri).
Nel tempo, abbiamo imparato a utilizzare con frequenza il nostro account ufficiale di Twitter in particolare per far conoscere cosa pubblichiamo e i libri recensiti. Ogni giorno vengono automaticamente condivisi tutti gli articoli e recensioni di libri, con menzione della casa editrice che ha pubblicato il libro e del recensore. Come social media manager di SoloLibri, sono io ad occuparmi delle attività che esulano le condivisioni automatiche (tweet, monitoraggio di iniziative/conversazioni/messaggi privati e Social Customer Care).
Su Twitter i link condivisi degli articoli di Sololibri appaiono con la summary card, che permette di mostrare già sulla piattaforma un’anteprima del testo e l’immagine associata all’articolo:
Oltre che dai nostri account social ufficiali, dal nostro sito gli articoli possono essere condivisi anche dagli utenti sui social network tramite i bottoni social inseriti in ogni pagina. Gli articoli che solitamente ricevono maggiori condivisioni social sono quelli che più interessano il nostro pubblico di lettori, quindi spesso, più che singole recensioni, si tratta di articoli generali su argomenti correlati al mondo della lettura. Ecco alcuni esempi:
Perché ci piace Twitter?
Molto più che altri social network, Twitter permette di conoscere le ultime novità e restare aggiornati sulle uscite in libreria, partecipare a iniziative legate ai libri e alla lettura, comunicare con le case editrici (molte delle quali condividono ai loro lettori le recensioni apparse su SoloLibri), con gli scrittori, con i giornalisti ma soprattutto con i lettori della nostra community.
Con la velocità di un cinguettio, Twitter ci permette di entrare in contatto con chi scrive (autori), pubblica (case editrici) e in particolare con chi legge i libri (lettori), per avere un riscontro diretto con il pubblico.
Si può fare letteratura in 140 caratteri? Secondo noi, Twitter permette di soddisfare la propria sete di libri e letteratura, dando la possibilità di collegarsi con numerosi account che forniscono spunti interessanti, link ma soprattutto che fanno del comunicare l’amore per i libri un lavoro se non una vera e propria missione. Cosa volere di più?
#AmoLeggere Perché i #libri possono far crescere i fiori anche nei momenti deserti della vita. @raimondo_maria pic.twitter.com/eM0LF9k18g
— SoloLibri (@SoloLibri) 9 gennaio 2014
Oltre agli account delle partecipanti alla tavola rotonda già indicati, per altri suggerimenti di account da seguire su Twitter nominati durante l’incontro, vi rimandiamo all’articolo pubblicato da Loredana Lipperini domenica scorsa su La Repubblica:
Foto in alto: a partire da sinistra Maria Anna Patti, Vera Gheno, Giulia Ciarapica, Nadia Terranova, Loredana Lipperini. Foto presente sull’account Twitter di Giulia Ciarapica
E voi che ne pensate? Si può fare letteratura su Twitter? Lasciate un commento nel forum qui sotto!
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Twitter: si può fare letteratura in 140 caratteri?
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Scrivere un libro Lavoro con i libri News Libri Curiosità per amanti dei libri Libri sui social network
Comunicare l’essenziale, va bene. Promuovere libri, benissimo. Ma fare letteratura in questo modo, vuol dire, secondo me, svilire il significato del termine.