Corrado Alvaro è stato un importante scrittore calabrese, antifascista e di sinistra, nato in uno di quei luoghi ritenuti irredimibili, San Luca, in provincia di Reggio Calabria, spesso più conosciuto per le faide e per la ’ndrangheta che non per il bel paesaggio e la natura straordinaria. L’anno scolastico è stato inaugurato, in Calabria, il 7 ottobre, proprio nel suo paese natale:
“Vogliamo inaugurare quest’anno scolastico onorando Corrado Alvaro, un calabrese illustre. - ha dichiarato il Direttore generale dell’Ufficio scolastico Bouchè - Nel sessantesimo anniversario della scomparsa del giornalista-poeta che ha raccontato la Calabria e i calabresi, siamo venuti a ricordarlo fra i cori dei giovani del suo paese natale. - ha continuato il Direttore Bouchè - L’opera dell’uomo di San Luca e i contenuti dei suoi scritti sono quanto mai attuali e danno particolare significato e valore al messaggio positivo che vogliamo lanciare a tutti i ragazzi che frequentano le nostre scuole”.
Corrado Alvaro aveva studiato nel collegio gesuita di Mondragone a Frascati, diretto da Lorenzo Rocci, famoso per il vocabolario Greco-Italiano. Completò, però, il suo percorso scolastico al Liceo Classico P. Galluppi di Catanzaro, essendo stato sorpreso a leggere l’Inno di Satana di Carducci, lettura, all’epoca, non autorizzata. Questo episodio spiega, almeno in parte, quanto fosse indipendente e avido di conoscere, già da adolescente.
Tra le sue molteplici esperienze, oltre ad aver combattuto nella grande guerra, è stato collaboratore e redattore per diversi giornali e riviste, tra cui Il Corriere della Sera, Il Mondo, La Stampa. È stato spesso corrispondente dall’estero e questo gli ha consentito di avere una dimensione europea.
Pur avendo sottoscritto il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” di Benedetto Croce, negli anni ’30 pubblicò un articolo sulla bonifica nel Lazio per l’Istituto fascista di cultura e, ritornato da un viaggio in Russia, con “L’uomo è forte” criticò il comunismo sovietico.
Nel dopoguerra continuò a lavorare per diverse testate giornalistiche, collaborò con la RAI e scrisse, tra l’altro “Quasi una vita” che gli valse, nel 1951, il premio Strega, battendo Moravia, Rea e Levi. Si segnala l’interessante libro di Cesare Mulè, “Lo specchio di Corrado Alvaro”, recensito su questo portale da Anna Rotundo. Tra i libri di Corrado Alvaro recensiti su Sololibri.net, ricordiamo, invece, “La signora dell’isola”, una raccolta di novelle che, come scrive Alfonso Cernelli, racconta piccole storie dal valore universale:
“Otto sono i piccoli quadri che la compongono, otto vicende minime – potremmo dire insignificanti o poco significative – che pure racchiudono in sé la sostanza profonda del vivere. C’è in queste pagine la duplice essenza di Alvaro: l’essere uomo e prima ancora calabrese, l’essere meridionale e per questo (o nonostante questo) europeo”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un ricordo di Corrado Alvaro, per l’inaugurazione dell’anno scolastico in Calabria
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