Tra gli itinerari letterari, il primato dell’originalità va senza dubbio a quello raccontato da Xavier de Maistre, fratello del filosofo Joseph de Maistre. Un record imbattuto a 260 anni dalla nascita, avvenuta l’8 ottobre del 1763. Scrittore italiano di lingua francese (francese di origine, piemontese d’adozione, russo per scelta), è un uomo dai molteplici interessi tradotti in una vita piuttosto movimentata: una carriera militare vissuta ai vertici, frequentazioni aristocratiche, amico di Alessandro Manzoni, ritrattista di talento a Mosca e direttore della Biblioteca dell’Ammiragliato a San Pietroburgo. Ma la fama, quella che eterna l’immagine di un uomo nel tempo, la deve a un libro: Viaggio intorno alla mia camera (Voyage autour de ma chambre), pubblicato nel 1794. La prima edizione italiana risale al 1823: un altro anniversario.
“Viaggio intorno alla mia camera”: contenuto del libro
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"Signori leggete. Ho intrapreso e condotto un viaggio di quarantadue giorni intorno alla mia camera. Le osservazioni interessanti che ho fatto, e il piacere continuo che ho provato lungo il cammino, mi facevano desiderare di renderlo pubblico; e a ciò mi ha deciso la certezza di essere utile. Il mio cuore prova una soddisfazione inesprimibile a pensare al numero infinito di infelici ai quali io offro una risorsa garantita contro la noia e un addolcimento dei mali che soffrono. Il piacere che si prova a viaggiare nella propria camera è al riparo della gelosia inquieta degli uomini ed è indipendente dalla fortuna. Si è così infelici, così abbandonati, da non avere un ricovero dove potersi ritirare e nascondere a tutti? Ecco tutto quanto occorre per il viaggio".
“Viaggio intorno alla mia camera”, Tarka editore, 2020, trad. di Gianluigi Saraceni
L’esordio è di quelli che catturano e rivela la natura dell’uomo.
Seguitemi, voi tutti, che una mortificazione dell’amore, una negligenza dell’amicizia tiene chiusi nella vostra camera, lungi dalla piccolezza e dalla perfidia degli uomini.
Xavier de Maistre in realtà in quel 1794 è trattenuto lontano dai balli e dalle feste del Carnevale torinese da qualcosa di più di un semplice stato d’animo. È agli arresti per aver sfidato a duello un altro ufficiale. Xavier non è uomo da arrendersi alla reclusione forzata. I quarantadue giorni di condanna fruttano altrettanti capitoli, in un singolare reportage che percorre in lungo e in largo la stanza dove vive e i 36 passi che servono a coprire lo spazio da muro a muro.
Poche linee rette, molte diagonali e molte digressioni suscitate dagli oggetti che incontra sulla sua strada: tappe di un viaggio fatto di ricordi, sensazioni e riflessioni. C’è il ricordo dell’amico scomparso con cui ha condiviso gli orrori della guerra, la rosa ormai essiccata galante tributo a un’indifferente signora del bel mondo. Ma anche le digressioni nel campo della pittura e della letteratura, con Virgilio, Milton, Omero. La poltrona, la sedia, la veste da camera: tutto è occasione per un racconto. Vestali di questo viaggio sono la fedele Rosina, la cagnolina che lo accompagna da sei anni, e l’insostituibile monsieur Gioannetti, che si occupa delle sue necessità.
I viaggi di Xavier de Maistre
Nessun fraintendimento: lo scrittore non è un eremita. Famoso per il viaggio condotto nella sua stanza, Xavier de Maistre in realtà percorre il mondo in lungo e in largo. A ventun anni, in compagnia dell’amico Louis Brun, progetta e realizza un’ascensione in mongolfiera nei dintorni di Chambery. Nel 1800 non esita a raggiungere la Russia al seguito del generale Suvorov richiamato in patria. Lo zar Alessandro I lo insignisce del grado di colonnello: guerre e viaggi lo portano in Caucaso, in Georgia, in Finlandia. E poi ancora a Torino, Parigi, in Italia.
In fondo lo scrive lui stesso nel suo libro più famoso, al termine del periodo di reclusione:
Oggi certe persone, da cui dipendo, pretendono di rendermi la libertà; - come se me l’avessero tolta! Come se fosse in poter loro il sospendermela un solo istante, l’impedirmi di percorrere, a mio grado, il vasto spazio sempre aperto dinanzi a me. – Essi mi vietarono di percorrere una città, un piccolo punto; ma l’immensità, l’eternità rimasero a mia disposizione.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il curioso “Viaggio intorno alla mia camera” dello scrittore Xavier de Maistre
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