Yes Yes Yes. Revolutionary Press in Italy. 1966-1977 from Mondo Beat to Zut
- Autore: Non disponibile
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
La Viaindustriae continua nel suo (indispensabile) lavoro di indagine e di storicizzazione della stampa indipendente italiana. Dopo Yes Yes Yes. Alternative Press. ’66-’77 from Provo to Punk, uscito nel 2015, è la volta di Yes Yes Yes. Revolutionary Press in Italy. 1966-1977 from Mondo Beat to Zut (Viaindustriae, 2020). Il focus è sulla stampa rivoluzionaria italiana, sui fogli autoprodotti, le riviste, non dimenticando i ciclostilati, i bollettini, gli aperiodici. Il lasso di tempo preso in considerazione, come si deduce dal titolo del libro, è quello tra il 1966 e il 1977, gli anni con i quali viene identificata l’onda rivoluzionaria che ha attraversato (o tentato di attraversare) il nostro Paese.
Il volume è diviso in quattordici aree tematiche: si parte con il Beat, i provo e i situazionisti per finire con i materiali riguardanti l’organizzazione di estrema sinistra Autonomia Operaia. Per ogni capitolo un testo (con a fronte la traduzione in lingua inglese) e la selezione critica, con tanto di immagini scannerizzate, di oltre 600 stampati. Un lavoro non da poco e ben fatto, coordinato da Emanuele De Donno e Amedeo Martegani, che si sono avvalsi, per quel che riguarda la stesura dei testi, di tre nomi piuttosto “forti” come quelli di Pablo Echaurren, Ugo La Pietra e Gianni Emilio Simonetti. Un’opera condotta e portata a termine con il fondamentale contributo di archivi messi in rete, collezionisti, cultori, editori e attivisti da tutta Italia.
Ne esce fuori una geografia piuttosto frastagliata dell’editoria rivoluzionaria tricolore, che va dalle innocenti rivendicazioni di ispirazione hippie del movimento beat e passa attraverso le organizzazioni studentesche, la sinistra alternativa, i maosti, il femminismo, i movimenti di liberazione sessuale, la letteratura avanguardista, la lotta politica radicale. Un magma incandescente che ha colorato un’Italia grigia, governata da sempre da una Democrazia Cristiana legata a doppio filo con il potere conservativo della Chiesa Cattolica.
Yes Yes Yes. Revolutionary Press in Italy. 1966-1977 from Mondo Beat to Zut non fa altro che ripercorrere, con lodevole precisione, una scena vivace e al tempo stesso contraddittoria, che ha intascato vittorie e commesso errori, anche gravi, ma che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo dell’editoria ma anche, forse soprattutto, all’interno della nostra società civile.
Yes Yes Yes. Revolutionary press in Italy. 1966–1977 from Mondo Beat to Zut. Catalogo della mostra (Lugano, 14 gennaio-13 febbraio 2020). Ediz. italiana e inglese
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