L’amore non solo rappresenta un incontro tra due persone, bensì una vera e propria risonanza tra due organismi, che sotto il profilo neurobiologico sono portatori di un bagaglio esperienziale (Cristophe, A., 2016) in grado di tradursi in radici risalenti all’infanzia. Pertanto non si tratta di una semplice forma stabile e definita nel tempo, bensì di un fenomeno che entrambi i partecipanti della relazione sono in grado di rinnovare, sperimentare e rispetto al quale scoprire nuovi lati di sé.
Amore: liberi di amare fuori dai ruoli
Nondimeno alla parola "amore", carica di sfumature, associamo spesso e volentieri un’identità attraverso la quale sentirci riconosciuti e assumere un ruolo. Ma l’amore richiede l’acquisizione di un ruolo o al contrario il dolce mistero costituito da semplici ingredienti quali la scoperta, lo stupore e l’imprevedibilità di un incontro?
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Perché al giorno d’oggi, se da un lato vogliamo avere il controllo su tutto quanto avviene dentro e fuori di noi, troppo spesso ci dimentichiamo di quanto gli stati energetici a noi sconosciuti la sappiano più del nostro lato razionale.
Pertanto l’amore può essere percepito come l’incontro tra due entità energetiche differenti, ma rinnovabili sino all’infinito.
A sostegno di questa visione infatti non possiamo che distanziarci dalla lente comune, la quale vede nell’incontro amoroso il ruolo di due persone intente a costruire, progettare e ancor di più, ad avere in mente un obiettivo condiviso. D’altro canto può uno stato energetico infinitesimale essere racchiuso in un semplice ruolo? Perché se è vero che siamo un insieme di particelle, risultiamo al contempo abitati da un qualcosa di misterioso e primordiale avente radici lontane nel tempo (Rovelli, C. 2015).
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L’Anima ha in sé infatti il fascino di un’antichità che risiede nel tempo e che troppo raramente lasciamo che prenda piede nel presente (Hillmann, J, 2014). Possiamo dunque affermare che quanto vi è di ancestrale e lontano dalla logica della ragione tende a presentificarsi in quella del cuore. Siamo corpo e anima, luce e ombra, mistero ed energia, in una sola parola una mera sorpresa in continua evoluzione. Siamo il frutto di una logica a noi sconosciuta, la quale senza che ce ne rendiamo conto abita dentro di noi, guidandoci anche negli incontri più inaspettati; dinnanzi i quali la razionalità nulla può (Hillmann, J, 2013).
L’incontro tra due persone, tra fisica e neurobiologia
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Grazie al concetto di Entanglement introdotto dalla fisica quantistica, non solo risulta possibile concepire come qualcosa accada istantaneamente in un luogo provocando una reazione in un altro, ma è altresì interessante notare come il medesimo fenomeno fisico riesca a unire e a legare due entità diverse, che per quanto distanti sembrano più vicine che mai (Aczel, 2004).
Volendo provare ad applicare questa legge a quella dei sentimenti è possibile supporre come due persone, che non si siano incontrate per un arco di tempo abbastanza lungo, possano lasciarsi guidare da una connessione al di fuori della ragione, divenendo così due entità entangled, cioè due organismi connessi reciprocamente tramite due stati mentali differenti.
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Nondimeno se la psiconeuroendocrinoimmunologia consente di comprendere come i nostri organi abbiano un proprio linguaggio e uno sviluppo sempre ricco di sorprese, la fisica quantistica e la neurobiologia permettono di scoprire come l’incontro tra due persone possa avvenire ancor prima di quello fisico vero e proprio (Bottaccioli, F, 2020).
La distanza a questo punto sembrerebbe avvicinare gli attori di una relazione, facendo fiorire così le componenti macrofisiche e microfisiche. Se le prime possono essere circoscritte al nostro muoversi nel mondo, al ruolo che quotidianamente assumiamo in funzione degli altri, le seconde invece sembrano celare e dar vita al tempo stesso a un qualcosa di più sottile, che a livello infinitesimale altro non può che dar vita a qualcosa di nuovo. Se dunque le regole del cosmo vengono dettate da molecole, atomi, elettroni ecc, quelle del cuore viceversa sono guidate da impulsi sconosciuti, i quali valorizzano, seppur a distanza, quel desiderio di incontrare colui o colei con cui ci sentiamo connessi. E che ancora non abbiamo incontrato!
Riferimenti bibliografici
- Aczel, D, A., (2004), “Entanglement, il più grande mistero della fisica”, Cortina editore, Milano, 2004
- Bottaccioli, F, Bottaccioli, A, G., (2020), “Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata”. Edra edizioni, Milano. 2020.
- Cristophe, A., (2016), "Mente e Cervello", Le Scienze, Milano.
- Hillmann, J., (2013), “Il codice dell’anima”, Cortina editore, Milano 2013.
- Hillmann, J., (2014), “Fuochi blu”, Cortina editore, Milano 2014.
- Rovelli, C. (2015), “La realtà non è come appare. La struttura elementare delle cose”, Raffaello Cortina Editore, Milano, p. 118.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amore quale incontro tra due stati energetici: i libri da leggere
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