Le preoccupazioni sul bonus docenti sono iniziate con un articolo di Repubblica che consigliava ai professori di spendere i 500€ entro agosto. Il consiglio giungeva per evitare che i soldi stanziati per la formazione dei professori potessero essere sottratti e non si potessero poi più spendere.
Un allarmismo inutile che ha spinto OrizzonteScuola a spiegare con cura la questione e a precisare che, in base alla normativa, le somme dell’anno 2016/2017 dovranno essere spese al massimo entro il 31 agosto 2018, ma che per il bonus dell’anno in corso la legge prevede la possibilità di effettuare gli acquisti fino al 2019.
A far scattare le preoccupazioni sono le intenzioni non proprio chiare del nuovo governo che in campagna elettorale si è espresso in vari modi sulla questione. Per molti infatti i 360 milioni che annualmente sono stanziati come bonus per i docenti potrebbero essere un piccolo patrimonio da investire in altri settori.
Per questo è scattata una sorta di ansia generale che ha portato anche i sindacati ed il Miur stesso ad esprimersi sulla questione. Il Miur ha così ribadito che il bonus non è in alcun modo soggetto a sottrazione e che si potrà usufruire dei soldi senza nessuna fretta, dal momento che si tratta di una cifra che sarà disponibile fino al 31 agosto 2019.
Risulta strana le paure che vengono sollevate in questo periodo sul web da parte di vari utenti, dal momento che Bussetti non ha mai proposto un’eliminazione del bonus. Il Ministro dell’Istruzione ha anzi deciso di estendere i 500 euro anche ai docenti precari, un modo per equiparare tutti e per riuscire ad avere un trattamento simile ai docenti con la cattedra.
Risulta quindi strana la questione sollevata in questi giorni dai quotidiani e le ansie dei sindacati, dal momento che attualmente a decretare le scadenze del bonus vi è il DPCM del 28 novembre 2016.
In esso possiamo leggere quanto segue:
Le somme non spese entro il 31 agosto 2016 devono essere improrogabilmente utilizzate e rendicontate entro il 31 agosto 2017, nel rispetto delle modalita’ previste dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, n. 642 del 9 agosto 2016. Le predette somme, non rendicontate al 31 agosto 2017, saranno recuperate a valere sull’erogazione dell’anno scolastico 2017/2018 e le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all’anno scolastico successivo.
Non è più possibile cumulare il bonus, ma non vi alcuna necessità di correre ai ripari o fare spese di corsa, dal momento che si ha più di un anno per fare acquisti con quanto è rimasto del bonus.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Carta del docente, Miur: i 500 euro si potranno spendere anche dopo agosto
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