Si è svolto nella prima settimana di marzo l’incontro tra Miur e sindacati per discutere le bozze di decreto che regolamenteranno il concorso scuola per non abilitati 2018.
Le decisioni questa volta riguarderanno sia coloro che non sono abilitati ma hanno 3 anni di servizio sia i neolaureati senza esperienza che aspirano ad entrare nel percorso FIT.
Per i primi, in attesa della normativa definitiva che regolamenterà l’accesso al concorso scuola 2018, si parla di concorso riservato ai non abilitati con servizio, per gli altri di concorso ordinario.
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Concorso Scuola non abilitati con 3 anni di servizio: requisiti, ultime novità e cose da sapere per prepararsi in tempo
Per i docenti che non sono abilitati all’insegnamento ma hanno comunque 3 anni di servizio si prevedere un concorso specifico.
Le prove saranno suddivise in due: una prova scritta e una orale che, una volta superate, permetteranno di essere ammessi al percorso di formazione iniziale denominato FIT.
Il superamento del FIT, infatti, sarà la chiave di svolta per l’accesso al ruolo. A tale proposito, però, è bene ricordare che l’immissione al FIT tiene conto anche degli anni di frequenza e di eventuali crediti da acquisire.
La cadenza del concorso, che si svolgerà già nel 2018, avrà cadenza biennale e per essere considerati docenti con 3 anni di servizio è necessario aver svolto docenza per tale periodo anche se non in modo continuativo. D’altra parte è fondamentale che tale requisito sia posseduto entro il termine ultimo fissato per la presentazione delle domande. Inoltre i 3 anni di servizio devono essere stati maturati negli otto anni precedenti.
Rientrano nel conteggio degli anni sia il servizio prestato presso le scuole statali che quello presso le scuole paritarie in quanto sembrerebbe che queste siano considerate parte integrante del sistema di istruzione nazionale.
Il vantaggio per coloro che hanno comunque 3 anni di servizio alle spalle sembrerebbe risiedere nella possibilità di essere esonerati dalle attività previste nel secondo anno del percorso FIT e dall’acquisizione dei crediti previsti per il secondo e terzo anno.
Per quanto riguarda la scelta della regione la partecipazione è vincolata ad un’unica regione per tutte quelle classi di concorso o posti per i quali l’aspirante docente possiede almeno un anno di servizio, mentre nel complesso il requisito è sempre quello dei 3 anni in generale.
Concorso Scuola non abilitati ordinario: regolamento accesso al FIT, requisito dei 24 CFU e modalità di partecipazione
Per coloro che, invece, non hanno prestato già servizio come docente e non sono abilitati il percorso per diventare insegnante prevede i seguenti passaggi:
- accesso e superamento del concorso;
- percorso di formazione iniziale (FIT);
- conseguimento del ruolo a tempo indeterminato previo superamento delle valutazioni previste
Anche in questo caso il concorso, su base regionale, è bandito ogni due anni. Qualora i posti siano esigui si passa al criterio interregionale. I posti ritenuti vacanti e per i quali sarà bandito il concorso sono calcolati in previsione del terzo e quarto anno scolastico a seguire quello in cui è prevista la prova.
Il regolamento prevede che è possibile concorrere per i posti da docente in una sola regione e i requisiti per l’accesso sono i seguenti:
- Laurea magistrale o vecchio ordinamento, o diploma di II livello appartenente all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, in relazione a una delle classi di concorso presenti al momento dell’indizione del concorso
- 24 CFU posseduti nelle discipline 4 discipline fissate, ovvero antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. A tale proposito è necessario garantire il possedimento di almeno 6 crediti in tre dei quattro ambiti stabiliti.
Il concorso, infine, prevede tre prove, ovvero una prova scritta su una disciplina specifica che il candidato potrà scegliere tra quelle previste nella classe di concorso per la quale concorre; una seconda prova, alla quale si accede solo se superata la prima e avente per oggetto le discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche; una terza prova, previo superamento della precedente, che è la cosiddetta prova orale e comprende anche una parte pratica se prevista. Il colloquio verterà sulle discipline relative alla classe per quale si concorre ed è finalizzato anche alla conoscenza della lingua inglese.
Il superamento delle tre prove permette l’accesso al percorso di inserimento fine al conseguimento del posto di ruolo, ovvero il FIT.
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