Quella del contratto scuola 2018 sembra una partita destinata a non vedere la fine. Ad oggi, 7 febbraio 2018, le novità non fanno ben sperare nonostante si era parlato di aumenti e di accordi decisivi già a partire dal mese scorso.
Gli ultimi aggiornamenti vedono gli animi accendersi intorno alla questione del bonus a favore dei docenti più meritevoli: il nodo centrale è, come accennato nell’ultimo approfondimento dedicato al contratto scuola, aumenti e merito docenti, le modalità per valorizzare il comparto insegnanti.
Si tratta di una scelta che potrebbe penalizzare la qualità dell’attività di insegnante, scatenando una corsa alla richiesta di ore, poiché sembrerebbe che valorizzazione vada di pari passo con “maggiore ore di lavoro, oltre quelle frontali”.
Eppure ci sarebbero tutti i presupposti per arrivare il prima possibile alla firma definitiva:
- da una parte lo spettro delle elezioni è sempre più vicino e di conseguenza il governo attuale potrebbe risentire di una situazione che si è protratta così a lungo, soprattutto se all’apertura dei seggi le parti non hanno raggiunto l’accordo;
- dall’altra l’amministrazione e il governo Gentiloni puntano, come scrive Italia Oggi, a portare a casa il rinnovo dei contratti per tutto il settore del pubblico impiego, ovvero circa 3 milioni di lavoratori.
Rinnovo contratto scuola 2018: settimana decisiva?
Dopo il silenzio tra ARAN, sindacati e governo si attende il prossimo incontro e qualcuno sembra affermare che le novità potrebbero saltare fuori già alla fine di questa settimana, o al massimo all’inizio della prossima.
Sicuramente per arrivare alla firma decisiva resta da sciogliere il nodo del bonus di merito, la relativa questione degli aumenti e tutti i punti oscuri riguardanti le sanzioni disciplinari e i nuovi poteri ai dirigenti.
I sindacati fanno sapere che se questi punti non saranno risolti non firmeranno l’accordo, un chiaro messaggio rivolto ad ARAN in vista del prossimo confronto. Tra tutti Snals ha affermato a gran voce il totale disaccordo su quanto avanzato da ARAN, confermando che la Direzione Nazionale dello Snals Confsal, dopo essersi riunita a Roma, all’unanimità mantiene ferma la sua volontà di non firmare, salvo cambiamenti nella proposta del nuovo contratto scuola.
I motivi sono riassumibili nelle parole della Serafini che, proprio in occasione della riunione a Roma, ha affermato:
per la parte economica mancano risorse aggiuntive che possano consentire di avviare un serio riconoscimento del lavoro svolto.
Restano così in attesa di informazioni decisive sul futuro del loro lavoro i numerosi insegnanti e docenti impegnati nel comparto scuola.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Contratto Scuola 2018: gli aggiornamenti al 7 febbraio 2018
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