Un libro non ha pareti e attraverso la lettura la nostra fantasia può viaggiare abbattendo muri e orizzonti. Se è vero che solo durante la quarantena causata dall’emergenza Coronavirus gli italiani hanno compreso che anche il libro è un bene primario, come il pane, la riapertura delle librerie nel Lazio avvenuta ieri, 20 aprile, ha assunto un forte valore simbolico.
La riapertura slittata di una settimana rispetto a molte altre regioni del Paese ha permesso che la Regione Lazio adottasse, dopo averlo condiviso con i rappresentanti dei librai del Lazio, un vademecum in dieci punti che permette la ripartenza delle librerie con una serie di standard di sicurezza sia per gli esercenti, sia per i dipendenti, sia per i clienti.
Regione Lazio: vademecum per la riapertura delle librerie
Le regole da rispettare sono stringenti: nessuna permanenza tra gli scaffali, distanziamento interpersonale tra personale e clienti. Aerazione naturale e ricambio d’aria assicurati, interventi di pulizia e igiene ambientale due volte al giorno e prima dell’orario di apertura.
Il personale deve indossare mascherina e guanti monouso, inoltre all’ingresso e all’uscita della libreria dovranno essere collocati sistemi per la disinfezione delle mani a induzione automatica. All’ingresso della libreria dovranno essere disponibili per i clienti, oltre al gel igienizzante, guanti monouso insieme a dispositivi per coprire naso e bocca che dovranno essere indossati per tutto il tempo di permanenza nella libreria. Ovviamente gli accessi saranno regolamentati e scaglionati.
Intervista ad Aldo Lopalco, direttore della libreria Velitti a Roma
Aldo Lopalco è direttore della storica libreria Velitti, a Roma Nord, nel quartiere di Vigna Clara (in Piazza Stefano Jacini, 2). Alessandra Stoppini, collaboratrice di Sololibri.net, gli ha rivolto qualche domanda su libri e librerie al tempo del coronavirus.
- C’è fame di cultura dopo settimane di quarantena: non stupisce il fatto che la Feltrinelli di Palermo, che ha riaperto pochi giorni fa, ha avuto in tre ore cento clienti. Eppure gli italiani non sono mai stati dei lettori forti.
Lettori forti o meno, anche al tempo dell’emergenza Coronavirus il libro resta sempre un ottimo compagno di viaggio. Tutto ciò assume un doppio valore nel momento particolare che stiamo vivendo. A un prezzo contenuto un libro ti permette di fare tante cose. Inoltre un buon libro può aiutare a superare la quarantena, essere un’ottima cura per l’anima. Il libro ti impegna quelle due o tre ore al giorno, così non pensi ad uscire, ad andare a fare una passeggiata in un parco o recarti in un negozio per acquistare un capo di abbigliamento.
- Ieri ci sono stati molti clienti?
Ieri che è stato il giorno della ripartenza, abbiamo avuto abbastanza clienti, abbiamo seguito alla lettera le nuove norme: distanza interpersonale, guanti di gomma da dare ai clienti, disinfettante. In poche parole, abbiamo attivato tutto il protocollo previsto.
- Quali libri ha letto in quest’ultimo mese? Quale suggerisce ai lettori di Sololibri.net?
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Suggerisco ai lettori del sito un libro che è molto bello, anzi eccezionale e che mi è piaciuto molto, La Piccola Farmacia Letteraria di Elena Molini, edito da Mondadori lo scorso gennaio. Ho scoperto che la libreria descritta nel romanzo esiste realmente e si trova a Firenze e la titolare è la stessa autrice, la quale seguendo i dettami della biblioterapia, consiglia i libri in base allo stato d’animo dei lettori, proprio come se fossero dei medicinali. Quale migliore cura per anima di questa?
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Coronavirus, intervista al libraio Aldo Lopalco: i libri restano i migliori compagni di viaggio
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