Tra le parole che sollevano dubbi vi è sicuramente coscienza o coscenza: ci chiediamo, infatti, come si scrive ogni qualvolta siamo costretti a mettere nero su bianco quanto diciamo.
In altra casi la pronuncia cela ogni errore sospetto: sia se dovessimo dire coscienza che coscenza non cambierebbe poi molto e non saremmo di certo in grado di stabilire con il solo ascolto la presenza o meno di questa "i".
La grammatica italiana, però, è ricca di regole e la nostra lingua è senza dubbio una delle più difficili e articolate tra le tante al mondo. Vediamo allora di seguito come si scrive correttamente coscienza o coscienza che si voglia, evitando di trovarci davanti ad errori non voluti.
Come si scrive correttamente coscienza o coscenza
Tra le due, ovvero tra coscienza o coscenza, per scrivere correttamente questa verrebbe da pensare che la forma corretta sarebbe quella con la "i", la quale permette in alcuni casi di indicare la corretta pronuncia del gruppo "sc".
Nel caso di coscienza o coscenza però questo non si verifica in quanto il gruppo "sc" davanti ad "e" non subisce alcuna variazione in relazione alla presenza o meno della "i", in altre parole si leggerebbe ugualmente nel modo corretto.
In realtà tra coscienza o coscenza si scrive correttamente coscienza con la "i" in quanto si è scelto di mantenere il prestigio del modello latino. La parola, infatti, deriva da "conscientiam" che influenza la grafia di tale parola ancora oggi e anche di quelle che derivano da "coscienzioso"
Pertanto, al contrario di conoscenza che non prende la "i" in quanto appartiene al gruppo di sostantivi con contengono le tre lettere SCE e che, come sappiamo, nella lingua italiana tranne rare eccezioni sono poche quelle prendono la "i" tra esse, coscienza si scrive con la "i" in omaggio alla lingua latina e al prestigio di un tempo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Coscienza o coscenza: come si scrive?
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