Anche quest’anno, come ogni 20 marzo che si rispetti, si festeggia qualcosa di molto particolare: la "Giornata mondiale della felicità", infatti, torna a far riflettere su quanto si è davvero felici e sulla possibilità di trovare la propria strada, ovvero quella "giusta via" in cui la felicità non appare più come un miraggio e qualcosa da inseguire.
Istituita dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il 28 giugno 2012, la giornata mondiale dedicata alla felicità si celebra in tutto il mondo. A tale proposito proprio l’ONU sancisce che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale per l’umanità.
Si riconosce, così, un valore fondamentale allo sviluppo sostenibile, all’eliminazione della povertà e alla tutela del benessere di tutte le persone e si invitano tutti gli stati membri e le organizzazioni all’interno delle Nazioni Unite (come gli organismi internazionali e regionali, le organizzazioni governative e non governative, le associazioni e i singoli individui) a prendere parte all’iniziativa, promuovendo attività mirate alla crescita di tale consapevolezza.
Ecco allora una selezione di libri da leggere che promettono di aiutare a ritrovare la felicità perduta, a riscoprire se stessi e quella sorta di dialogo interno capace di consigliarci ogni qualvolta ci troviamo davanti a una scelta che in un certo senso apporta cambiamenti nella nostra vita.
I 5 libri da leggere in occasione della giornata mondiale della felicità
Leggere può essere una vera e propria guida e perché no, l’occasione giusta per conoscere che esiste una giornata dedicata alla felicità e che è condivisa in tutto il mondo da più di 10 anni.
Se pensate di averla persa, di non averla mai trovata, di essere tra quelli che continuano a rincorrerla senza grandi successi, questi libri sono per voi perché promettono di cambiare la sorte e farvi il regalo che aspettate da tempo.
Raphaëlle Giordano, artista, pittrice e coach di creatività racconta una nuova storia: protagonista questa volta è la vita che molti svolgono, quella aziendale. Maximilien Vogue è un manager che, in seguito ad una lite, si ritrova con un volantino e un corso dall’aria stravagante. L’obiettivo è quello di combattere l’arroganza: è possibile cancellare tutto all’infuori della gentilezza? Romane, questa teacher dalle proposte insolite pensa proprio sì. Staccare il biglietto di sola andata per la felicità è possibile: basta volerlo. Bisogna mettersi in gioco e questa volta Maximilien non altra scelta, deve solo ricredersi perché in fondo dentro di lui sente che qualcosa sta cambiando.
Giulia Calligaro è una filologa e giornalista giramondo. Le sue 12 storie sono le storie di persone che hanno sposato quella che a prima vista sembra una vera e propria missione: resistere al di fuori delle strade più comode, quelle che tutti vorrebbero percorrere, facili e sicure. Ci sono buoni motivi per abbandonarle: quelle proposte dalla Calligaro sono strade senza dubbio più autentiche, in cui la felicità si incontra più spesso e proprio per questo rappresentano l’alternativa a quello che sembra l’unico modello di vita possibile. Maratoneti, raccoglitori di erbe, maestri birrai, chi siamo davvero? Ci sono personalità che non riusciamo neanche a definire eppure sono così felici che vale la pena conoscerle.
Meik Wiking lancia una sfida: avete mai provato la hygge? Se la risposta è no per capire è necessario provare. Si tratta di sensazioni difficili da spiegare se non richiamando alla mente situazioni note, o meno note, con le quali siamo soliti individuare uno stato di benessere. In altre parole di tratta di stare con la persona che si ama, di sentirsi protetti e al sicuro, di chiacchierare di cose frivole o serie con chi è importante per noi, di sorseggiare del té da soli o in compagnia. In questo Wiking è un maestro: Direttore dell’Happiness Research Institute di Copenaghen, ha studiato la vita danese e ora non ci resta che apprendere quella che può essere una vera e propria lezione di vita dalla quale ripartire per essere felici.
Roberto Vecchioni si confronta anche con la scrittura e in particolare con la "felicità". Cosa può esserci di più difficile? Basta farsi domande: la felicità è una presenza costante che corre parallela a noi. Dobbiamo solo imparare a vederla, senza farci abbagliare. Un libro che racchiude anche una lettera ai propri figli: inizia proprio da qui, infatti, l’avventura testuale di Vecchioni come lo conosciamo noi, cantante e autore di testi per altrettanti cantanti. Ma in realtà Roberto Vecchioni è anche un padre e un docente e proprio queste esperienze insieme danno vita a un manuale che promette di insegnare a imbrigliare la felicità. Un viaggio personale e altrettanto condivisibile, in cui nulla si perde e nel quale si incontrano passato, presente e futuro.
Arundhati Roy è un’attivista indiana, scrittrice e saggista. Il suo è un vero e proprio romanzo che racconta di riti, azioni e momenti celebrativi. Nel racconto emergono figure potenti e prepotenti che cambiano le sorti, seminano paura e feriscono persone. Si varcano religioni e credenze e si percorrono le strade anguste dell’India, dai vecchi quartieri della vecchia Delhi ai centri commerciali più sfarzosi e scintillanti. Una dicotomia costante segna la ricerca della felicità così come le giornate in uno dei paesi più affascinanti del mondo, l’India, caratterizzato da angoli in cui la vita è fatta di stenti e oasi in cui vige il lusso sfrenato.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Giornata mondiale della felicità: 5 libri da leggere per smettere di inseguirla
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