È da poco in libreria “Io, Charlotte Rampling” (66thand2nd Editore, 2016, pp. 120, euro 18,00, traduzione di Camilla Diez), volume nel quale, con Christophe Bataille, la grande attrice britannica, Charlotte Rampling, nata a Sturmer, nell’Essex, il 5 febbraio 1946, racconta la propria intensa esistenza.
“A volte vorrei che la vita intera fosse contenuta nel mio sguardo. Quel che non si può dire, bisogna sognarlo”.
Il padre Godfrey, oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 in seguito colonnello dell’esercito e poi comandante NATO. La madre pittrice, Anne Gurteen descritta come l’eroina di un romanzo di Fitzgerald, e Sarah, la sorella, morta suicida troppo giovane.
“Abbiamo traslocato sette volte in 13 anni. In queste condizioni Sarah era la mia unica grande amica”.
Una vita all’insegna dell’anticonformismo quella dell’attrice, la quale trascorre l’infanzia tra la Francia e l’Inghilterra e completa a Londra le scuole superiori. Già a 13 anni aveva girato per i pub, esibendosi con la sorella Sarah in piccoli show canori. Charlotte va a vivere per qualche mese a Madrid frequentando l’università che presto abbandona per unirsi a una band canadese, in cui canta e suona la chitarra. Nel 1963 inizia la professione di indossatrice e modella. Con la complicità dello scrittore e editor francese, tra le pagine Rampling si racconta, mettendo insieme impressioni, ricordi, luoghi, e svelando per la prima volta le sfumature segrete di un’icona dalla bellezza raffinata e inaccessibile.
“Non volevo raccontare la mia vita, volevo evocarla”.
Le foto tratte dall’album di famiglia accompagnano questo delicato viaggio nella sua vita come un frasario essenziale e discreto. Charlotte Rampling ha esordito sul grande schermo negli anni Sessanta e continua a essere un’attrice di riferimento per il cinema contemporaneo. Cara a numerosi registi italiani, le sue interpretazioni nel Portiere di notte e nella Caduta degli dei rimangono indimenticabili. Memorabile l’attrice nel suo ultimo film, 45 anni, dove, al fianco di Tom Courtenay, registra con lo sguardo la propria crisi coniugale che piomba sulla coppia all’improvviso, complice un antico amore. Per questa pellicola, diretta da Andrew Haigh, successo di critica e pubblico, ha vinto nel 2015 l’Orso d’argento per la migliore attrice al Festival di Berlino al fianco di Tom Courtenay anch’egli premiato come migliore attore.
“Sono un miscuglio, è questa la mia forza. Un incrocio tra Inghilterra e Francia, due Paesi complementari. È una grande fortuna e ricchezza”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Arriva in libreria “Io, Charlotte Rampling”
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