Due volumi per piccoli lettori che aiutano a familiarizzare con le regole dell’alfabeto e della scrittura e a capire come funziona il mondo che ci circonda, nei quali l’apprendimento diventa un gioco e imparare è facile e divertente. Cantare le gioiose canzoncine è un ausilio prezioso per memorizzare concetti e nozioni che possono sembrare a volte noiosi.
“Aria, acqua, terra, fuoco. Gli antichi elementi naturali” (Gallucci 2016, pp. 28, euro 16,50, con CD, disegni di Barbara Vagnozzi, musica di Giuliano Crivellente) di Giuliano Crivellente.
“Aria, acqua, terra, fuoco i mattoni della vita”.
L’acqua è nel mare, è il ruscello che attraversa monti e rocce, è la pioggia che ci bagna con le sue abbondanti gocce. L’aria ossigena i polmoni e non la devi mai inquinare: infatti, se non è pulita come fai a respirare? Il sole, la nostra stella più bella, nasce a oriente e dona luce e calore a ogni essere vivente. La nostra casa è il pianeta terra, la fonte della vita, cerchiamo di non coprirla di rifiuti mantenendola pulita. L’acqua, trasparente e culla della vita “della sua storia infinita”, è il principale elemento di ogni essere vivente. Gassosa o liquida è comunque preziosa.
“Sei nei fiumi, sei nel mare, ti fa il sole evaporare”.
L’acqua forma nuvole nel cielo da cui su di noi discende come pioggia o neve dissetando le piante e “la vita può sbocciare”. Un’esplicativa illustrazione mostra il ciclo dell’acqua. Una saggia canzone insegna l’importanza di non inquinare fiumi, laghi e il mare. I diserbanti e i pesticidi hanno effetti devastanti, di conseguenza devi rispettare l’ambiente vivendo in modo intelligente. Nelle città si respira lo smog e i nostri polmoni soffrono ma non ci si deve rassegnare ad avere l’atmosfera più pulita. Fermiamoci un secondo per pensare all’ambiente invece di sprecare fiumi di energia per le nostre comodità. Il fuoco, scoperto dall’uomo nella lontana preistoria, protegge dal gran freddo e rende il cibo succulento. Vicino al camino, dove brilla una fiamma rossa e potente è piacevole chiacchierare o giocare.
“Son dolci le giornate stretti accanto al caminetto”.
“Scrivere è un gioco” (Gallucci 2016, pp. 28, € 16,50 con CD, disegni di Sophie Fatus, musica di Giuliano Crivellente) di Giuliano Crivellente.
“Ah, che suoni musicali ha l’orchestra di vocali! Suona A, E, I, O, U puoi cantare pure tu!”.
Per imparare le vocali basta cantare la simpatica strofa e “sì, ora il gioco l’hai capito, si continua all’infinito”: A è un albero in giardino, E è un morbido ermellino, I l’indiano Penna gialla, O è un’oca che traballa, U somiglia un poco a un uovo e il gioco è sempre nuovo! Le vocali appaiono come cinque sorelline che possiedono intonate vocine “Com’è allegra l’orchestrina!”. Nel paese dell’alfabeto c’è anche l’allegra e importante famiglia delle consonanti.
“B è un bosco su in montagna, C è una piccola castagna, D è un dado da lanciare, F è un fiore profumato, G è un gatto addormentato”.
Studiato cantando l’alfabeto e le sue inseparabili compagnie vocali, scrivere diventa semplice. Sembra quasi una magia comporre le parole senza tanta difficoltà.
“Dolce maga occhiblù che incantesimi fai tu: consonanti e poi vocali... fan magie eccezionali!”.
Talvolta le consonanti raddoppiano come le gemelle “si tengono per mano queste doppie letterine, non è difficile da ricordare basta gorgheggiare il ritornello: “Son simpatiche gemelle hanno forti le vocine”. Andiamo avanti comprendendo l’esercizio del sillabare che cantato diventa quasi un rap.
“Marilù, cuoca perfetta fa un gustoso spezzatino le parole lei spezzetta, ah, che piatto sopraffino!”.
Il gioco non finisce qui: sfogliamo il volume per scoprire altre interessanti regole grammaticali.
“La lettera H è una fatina muta: da sola non ha suono”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Due libri Gallucci per imparare cantando
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