Su cosa sia una copertina o una quarta di copertina ci sono poche incertezze. Ma perché si chiama "quarta di copertina"? Dove sono finite la prima, la seconda e la terza? E come si chiamano i fogli bianchi prima dell’inizio effettivo del libro? Sapete cos’è un colophon?
Scopriamo insieme quali sono le parti che compongono un libro, che si tratti di un’edizione cartonata, rigida e spesso dal formato più grande, o in brossura, più leggera e maneggevole, sempre più diffusa (non esclusivamente per le edizioni tascabili).
Libro: come si chiamano le parti che lo compongono
L’esterno
- Copertina: è l’involucro che protegge i fascicoli di cui si costituisce il libro. La faccia principale, con titolo, autore e spesso illustrazione, si chiama prima di copertina o piatto anteriore; la faccia opposta si chiama invece quarta di copertina o piatto posteriore.
Perché prima e quarta? Immaginate la copertina aperta senza pagine del libro al suo interno, come se fosse semplicemente un foglio di carta molto più spesso piegato a metà e poi aperto, appunto, a libro. Numerate le facce che avete a disposizione, partendo dalla più esterna: la seconda di copertina è la faccia interiore (rivolta verso le nostre ipotetiche pagine) della prima, la terza la faccia interiore della quarta.
Sui libri più antichi, per proteggere dall’usura gli angoli delle copertine erano presenti delle punte.
- Sovraccoperta: oggi si trova spesso sui cartonati, è la "seconda copertina", più leggera e solitamente illustrata, che li ricopre.
- Alette o bandelle: sono le piegature interne della sovraccoperta o direttamente della copertina, se si tratta di un più leggero libro in brossura.
- Fascetta: è la fascia che a attraversa in orizzontale la copertina di un libro e che spesso riporta indicazioni come l’aver vinto importanti premi letterari (o essere stato tra i finalisti), il riferimento al film tratto dal libro o gli strilli di stampa italiana o straniera.
- Dorso o costa: è la parte laterale che unisce prima e quarta di copertina e copre i fascicoli, più o meno alta a seconda del numero di pagine del volume; la prima che si vede nel momento in cui i libri sono riposti di taglio su una libreria. Nei libri più antichi si divideva in nervi e caselle.
Per dare maggiore solidità al libro e per ornarlo, nei libri antichi e ancora oggi in alcuni libri con copertina rigida, viene fissato in testa e al piede del dorso un cordoncino colorato.
- Tagli: sono, a libro chiuso, i tre lati occupati a vista dalle pagine e si dividono in superiore (o testa), davanti (concavo) e inferiore (piede).
Lo spazio dei piatti di copertina che sporge oltre i margini dei fogli, si chiama unghia.
L’interno: le prime pagine
- Carte di guardia (o risguardi o sguardie): sono le pagine di apertura e chiusura del libro, che rimangono intonse e non vengono conteggiate nella numerazione delle pagine. A cosa servono? La loro utilità pratica risale all’antichità, quando serviva proteggere le pagine manoscritte dalle pesanti copertine e creare un supporto più resistente alle cuciture dei vari fascicoli.
Oggi si distinguono bene nelle edizioni cartonate, dove solitamente sono diverse rispetto alle altre pagine del volume (sia per spessore, sia per colore).
- Colophon: è la pagina che riporta le informazioni essenziali sul libro (a chi sono riservati i diritti, qual è il titolo originale del volume, chi l’ha tradotto, quale casa editrice l’ha pubblicato e dov’è la sua sede...).
- Frontespizio: è la pagina che riporta le informazioni essenziali del libro (titolo, autore e traduttore), come se fosse una copertina "interna".
- Occhiello: è la pagina che riporta un titolo (spesso il titolo della collana o della serie) e che precede il frontespizio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Libro: com’è fatto? Ecco le parti che lo compongono
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