Le meravigliose avventure di un’insegnante precaria è il primo libro, pubblicato in self publishing da Anna Maria Arvia, docente di scuola media.
Come è ti è venuta l’idea di scrivere questo libro? Cosa ti ha spinto a prender in mano la penna?
Ho deciso di scrivere questo libro perché sentivo l’esigenza di fare il punto della situazione sulla sua esperienza di precaria della scuola e di raccontare i numerosi episodi, talvolta comici talvolta inquietanti, che le sono capitati durante gli oltre dieci anni di precariato.
Qual è a grandi linee la trama del tuo libro?
La narrazione comincia con la frequentazione del corso di specializzazione che presento come un un biennio in cui si susseguono situazioni quasi kafkiane, popolato da personaggi bizzarri o, al contrario, particolarmente diligenti.
Dopo la sospirata abilitazione, arrivano le prime supplenze, le chiamate in paesi sempre diversi e con colleghi, genitori e alunni molto variegati. Vengono raccontati alcuni momenti topici della vita dell’insegnante come la gita scolastica o il ricevimento generale dei genitori, utilizzando un tono semiserio con cui si intendono mettere in rilievo alcuni aspetti comici della vita della scuola, che a volte si prende troppo sul serio.
Non mancano comunque le descrizioni di episodi difficili che mettono alla prova i nervi del docente che cerca di far fronte a situazioni anche di profondo disagio familiare e, oltre che insegnare le sue materie e l’educazione, si trova a fare lo psicologo, l’assistente sociale, il mediatore linguistico e anche il maestro zen, visto che deve cercare di mantenere la calma anche davanti a provocazioni da parte degli alunni e ad esternazioni poco pacate di alcuni genitori.
Particolarmente toccanti sono le descrizioni delle situazioni di alcuni alunni che, già in tenera età, hanno dovuto affrontare situazioni molto provati.
Qual è l’obiettivo di questo libro?
È un libro che si propone come uno spaccato del mondo della scuola, attraverso l’occhio attento di chi l’ha vissuta dall’interno e, proprio per questo, penso possa risultare interessante anche a chi non opera direttamente all’interno di essa.
La scuola, infatti, è patrimonio di tutti e ognuno dovrebbe cercare di rispettarla e promuoverla.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le meravigliose avventure di un’insegnante precaria: intervista all’autrice
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