Il nuovo romanzo di Alessandro Perissinotto, “Quello che l’acqua nasconde”, tocca molti argomenti importanti: gli anni di piombo, la cupezza di Torino, città sofferente e in balia degli estremismi, la condizione dei manicomi, simile a quella dei lager. Non troviamo solo un intreccio abilissimo della Storia con la “s” maiuscola con la vicenda narrata dall’autore; l’intreccio, anzi, si snoda tra la rimozione della memoria storica e la rimozione della nostra memoria personale. In questa intersezione si inseriscono i motivi dominante della trama: l’errore e della colpa. Anche in questo romanzo, come nel precedente, del 2013, le colpe sono sempre quelle dei padri: i genitori dei piccoli malati in cura dal protagonista della storia, Edoardo, un genetista, infatti chiedono insistentemente:
“Dottore, ci dica, è colpa nostra?”.
Colpe dei padri, colpe di un passato che ritorna. Gli stessi anni ’60 e ’70 paiono essere una colpa: quando il libro accenna a quel periodo storico, infatti, questi anni vengono rappresentati quasi come fossero un’amante, di cui Susan, moglie del protagonista:
“non ebbe mai il minimo motivo di sospettare”.
Le colpe si trasmettono atavicamente di generazione in generazione, sostituendo le vittime con i carnefici. Seguendo questa logica l’autore fa di Edoardo, un bambino prima torturato in manicomio, un medico che, a sua volta, usa i bambini per i suoi esperimenti di genetica, mentendo a tutti. In questo libro, come si evince dal titolo, è l’acqua a nascondere, ma a nascondere è anche il linguaggio, come quando si afferma che:
“Ciò che Susan non mi disse per nulla fu quello che accade il lunedì davanti all’ospedale e non me lo disse per la buona ragione che neppure lei lo sapeva”.
Colpe, tradimenti, nascondigli, verità celate, ostinazione nella ricerca di una verità che può avere molte facce. È un libro sofferente, sull’onda del ricordo come testimonianza indefessa e come imperitura memoria, dove colpa e verità si intrecciano in un unicum doloroso ed idealista.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le colpe di un passato che ritorna nel nuovo romanzo di Alessandro Perissinotto
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