“Anche nel nostro Paese le grandi catene di librerie sono in affanno a causa di Amazon e dei libri digitali? La cosa non mi sorprende affatto. Nei megastore ci sono persone assolutamente non competenti, che non conoscono il loro mestiere, quello del libraio, che non si può improvvisare in due secondi stando lì davanti a un Computer. Anche per questo c’è un ritorno alla figura del libraio antico, rassicurante, competente, che sa consigliare ciascun cliente e sa indicare il libro adatto da leggere e da regalare”.
Aldo Lopalco, direttore della storica Libreria Velitti di Roma, nata nel lontano 1973 e situata nel quartiere di Vigna Clara, è convinto che la rivincita delle librerie indipendenti nei confronti dei supermarket dei libri, onda lunga partita dagli Stati Uniti e arrivata fino in Europa, sia dovuta anche al rapporto di fiducia e amicizia che il proprietario o direttore di una libreria sa instaurare nel corso degli anni con il cliente.
“Del resto anche il Presidente Obama ha contribuito a questa contro-rivoluzione quando lo scorso Natale si è recato insieme alle sue figlie per acquistare i regali da mettere sotto l’albero da Politics and Prose, libreria indipendente di Washington”
ricorda Aldo sempre informato su tutto.
“La crisi economica continua, se va tutto al ribasso e non ci sono soldi per acquistare, anche la cultura ne risente, anzi è la prima spesa che la famiglia italiana taglia”
puntualizza il direttore di Velitti cifre alla mano.
“Non dimenticate che nell’anno appena trascorso sono uscite dal mercato della lettura quasi 820mila persone, cioè il 3,4 per cento, chissà questa cifra a quanti clienti in meno per noi corrisponderà? La percentuale di chi legge libri nel nostro Paese è scesa dal 43 per cento del 2013 al 41,1 del 2014. Anche il megastore Feltrinelli alla Galleria Alberto Sordi ha rischiato di chiudere a causa delle vendite minori, che fanno da contrasto con un forte affitto del locale da onorare ogni mese”.
Questi dati Istat sono la triste testimonianza del fatto che quasi il 60% di italiani non legge un libro nell’arco di un intero anno. Se tra il 2010 e il 2014, si sono smarriti 2,6 milioni di lettori, il 10% del totale, sempre secondo l’Istat, nel 2014 è cresciuta del 32,2% la lettura di ebook. Quindi quasi sette milioni di italiani (il 13,1% della popolazione) hanno letto un ebook nell’anno passato. Meno carta, più digitale?
“Certamente. L’e-book mi fa pensare al colosso Amazon che non paga le tasse nel nostro Paese ma in Lussemburgo, questo dà modo di attuare una politica di sconti che inevitabilmente ci penalizza. Il libro si acquista via internet, è anche scontato, non mi devo muovere da casa, risparmio tempo... questa è una vera e propria guerra che occorre combattere tutti uniti”
chiarisce Lopalco. Inoltre questi sono giorni molto caldi sul versante editoriale, sono in corso trattative tra il Gruppo Rizzoli Corriere della Sera e Mondadori, quest’ultima interessata all’acquisto di Rcs sborsando la bella cifra di 135 milioni per creare il maggior polo libraio in Italia. Al coro delle inevitabili polemiche che sono seguite, in tal modo Mondadori sarebbe in grado di controllare il 40% del mercato, non si può non sottrarre anche Lopalco.
“Chiaro che così il piccolo libraio morirà, schiacciato da un gigante che controlla distribuzione, scrittori ed è temuto dalla poca concorrenza che è rimasta e dalle librerie indipendenti”.
Prima di consigliare una mamma sull’acquisto di un dizionario di Inglese, c’è tempo di chiedere un parere ad Aldo su Elena Ferrante, che ha risposto positivamente all’invito di correre per il prossimo Premio Strega rivoltole sulle pagine di Repubblica da Roberto Saviano: “la tua partecipazione romperebbe gli equilibri di un gioco scontato”. “Non ho possibilità di vincere, ma mi attrae l’idea di sparigliare le carte in una gara ormai finta”, ha risposto la Ferrante sempre su Repubblica.
“Sì, Elena Ferrante è in gara per lo Strega, per la scrittrice misteriosa garantisce la sua casa editrice romana, la e/o. Nonostante ciò Elena Ferrante ci dovrà mettere la faccia, finalmente sapremo chi si nasconde dietro il suo nome. A me piace molto come scrive, ho letto tutti i suoi romanzi compreso Storia della bambina perduta al quale faccio il mio personale In bocca al lupo”
conclude il direttore di Velitti tenendo in mano il volume che forse vincerà il più prestigioso premio letterario italiano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La rivincita delle librerie indipendenti: intervista ad Aldo Lopalco della Libreria Velitti di Roma
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