Ci hanno pensato i sindacati ad annunciare la data ufficiale dello sciopero scuola maggio 2019 che riguarderà il personale scolastico delle scuole italiane, ovvero docenti e ATA. Quando è e quali sono le ragioni per cui il personale scolastico vuole scioperare?
Dopo l’incontro di giovedì 4 aprile 2019 tra i sindacati e il Ministero del Lavoro non sono emersi elementi utili per considerare concluso in maniera positiva il tentativo di riconciliazione. L’annuncio arriva dai sindacati Flc, Cgil, Cisl, Fsur, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams immediatamente dopo l’incontro. La data scelta per lo sciopero generale che riguarderà tutti i lavoratori del settore scuola, istruzione e ricerca è il 17 maggio 2019.
Sciopero scuola 17 maggio: dopo la revoca i sindacati autonomi ritrattano
Dopo la notizia della revoca dello sciopero scuola 17 maggio, arrivata appena dopo Pasqua poiché sembrava che fossero stati raggiunti accordi soddisfacenti a tavolino con il Miur, i sindacati autonomi ritrattano: lo scioperò si farà. Alcune sigle sindacali si sono dette in disaccordo con la decisione presa dal Miur e sono intenzionate a riprendere la protesta proprio a partire dallo sciopero.
La notizia arriva grazie a una nota ministeriale del 2 maggio del Miur, con cui è stato comunicato che alcune sigle sindacali autonome sciopereranno comunque andando a coinvolgere tutto il personale a tempo determinato e indeterminato delle scuole. Le sigle che sciopereranno sono: Cobas Scuola, Confasi, Anief, Unicobas Scuola, Cub Sur e Udir. Per loro l’incontro che c’è stato con il Ministero dell’Istruzione ha portato quiete solo apparente, in un primo momento, poiché secondo loro ciò che è stato ottenuto nella notte tra il 23 e il 24 maggio non è ben delineato e non va ad agire efficacemente e ad eliminare la questione del precariato. L’altra questione, sempre secondo i sindacati, è che questi 100 euro in più in busta paga servano solo come contentino nell’ambito della campagna elettorale, così da ottenere più voti, ma continuano ad essere inadeguati per equiparare gli stipendi dei docenti italiani a quelli dei colleghi europei.
Sciopero scuola 17 maggio 2019: le motivazioni
Perché è stato proclamato lo sciopero del comparto scuola per il 17 maggio 2019? Durante l’incontro che si è tenuto il 4 aprile 2019 tra le organizzazioni sindacali del comparto scuola e il governo non c’è stata nessuna risposta alle richieste avanzate in favore del personale scolastico e, tra le altre cose, nemmeno la possibilità di approfondire le questioni che sono oggetto della mobilitazione. La principale ragione che sta dietro la mobilitazione è la volontà di bloccare il progetto di regionalizzazione; si parla poi anche di ottenere il rinnovo del contratto, aumenti stipendiali adeguati e l’assunzione dei precari. L’idea, insomma, è quella di affrontare seriamente insieme al governo le problematiche del personale ATA e degli insegnanti. Sarebbe il secondo sciopero contro la regionalizzazione dopo quello del 27 febbraio.
A partire dall’8 aprile dovrebbe esserci l’apertura del tavolo di confronto con i massimi esponenti del Miur per rispettare la massima urgenza di quella che è un’esigenza evidenziata dai sindacati già da lungo tempo. Qualora ancora non ci dovesse essere una chiara volontà e un risultato tangibile si andrà avanti con lo sciopero proclamato per il 17 maggio e con l’astensione dalle attività obbligatorie dal 26 aprile al 16 maggio.
Scuola, astensione attività non obbligatorie 26 aprile-16 maggio: come funziona
Oltre allo sciopero generale del 17 maggio i sindacati hanno proclamato anche lo sciopero delle attività obbligatorie dal 26 aprile al 16 maggio. Cosa significa e come funzione per docenti e ATA? I sindacati hanno chiesto, in questo lasso di tempo, di astenersi dalle attività non obbligatorie: per gli ATA si tratta di astenersi da attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali, astenersi dall’intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti, astensione da tutte le attività previste tra quelle rientranti nelle posizioni economiche (I^ e II^ ) e negli incarichi specifici e astensione svolgimento incarico sostituzione Dsga. Per quanto riguarda invece i docenti si parla di astensione dalla sostituzione e dalla collaborazione con il dirigente scolastico, dalle attività aggiuntive di insegnamento oltre quello che è l’orario obbligatorio e retribuire con il MOF, dalle ore aggiuntive per i corsi di recupero e dalle attività complementari di educazione fisica e di avviamento della pratica sportiva.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sciopero scuola 17 maggio: confermata l’agitazione
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