È disponibile nella Collana EXTRA di Giunti Junior “A un passo dalle stelle” (pp. 142, euro 9,90, per ragazzi oltre i dodici anni) nel quale la scrittrice e giornalista, nata a Roma ma milanese d’adozione, Daniela Palumbo - in forze nella redazione del mensile “Scarp de’ Tenis”, storico giornale di strada nato da un progetto della Caritas Ambrosiana - racconta la storia di una vacanza diversa che nessun adolescente vorrebbe mai fare: diciotto giorni a piedi lungo la via Francigena, da Lucca a Roma, con i genitori e due guide.
“Il cammino ci fa uguali. Ci spoglia di quello che è in più, te ne sei accorta?”.
La via Francigena, l’antico percorso che dal Moncenisio porta alla Città Eterna fatto da un fascio di sentieri che nel Medioevo i pellegrini affrontavano a rischio della propria vita, è tornato al centro dell’interesse a causa dell’Anno Santo Straordinario che Papa Francesco ha dedicato alla Misericordia. La Via Francigena, memoria d’Europa, segue un itinerario da nord-ovest verso sud-est, se nel X° Secolo le tracce di quei sentieri erano seguite dai fedeli, ora nel Terzo Millennio a questa moltitudine di fedeli si sono aggiunti gli amanti del trekking, della storia e dell’arte. Ed è proprio qui che la sensibile autrice ambienta una storia di formazione e amicizia, perché camminare è lentezza, silenzio e fatica.
“Dunque, i primi dieci giorni non ne potevo più. Avevo male ai piedi, le vesciche che urlavano, lo zaino che pesava, tutti che avevano voglia di chiacchierare. Tranne me. Io stavo ancora litigando con i miei problemi e la mia vita. E con un cammino che mi dava solo altri dolori. Poi è successo qualcosa. Non so esattamente cosa. Mi alzavo la mattina e mi sentivo bene, la testa libera e il cuore in pace”.
La trama del romanzo
Una coppia con due figli, Giacomo, quindici anni e Matteo, sedici. La famiglia di Giorgia, che è stata adottata e ha cominciato a chiedere di conoscere i genitori di origine. Poi Viola, a cui il padre ha promesso che la raggiungerà. E infine Leonardo, che deve riallacciare i rapporti con il figlio Gus. Tra loro non si conoscono, ma in comune hanno il proposito di percorrere a piedi un breve tratto della via Francigena, da Lucca a Roma, con due guide, Fabien e Gaia, e la speranza che il cammino li aiuti a raggiungere quello che cercano. Una sera Giorgia trova una lettera in un libro. Chi può averla messa proprio lì? A scrivere è un ragazzo, dice di chiamarsi Alessio, il quale racconta di aver lasciato la lettera fra le pagine sperando che qualcuno la trovi. Tappa dopo tappa (Altopascio, Siena, Acquapendente, il lago di Bolsena, Montefiascone, Sutri e infine Roma) il cammino si rivela per ognuno dei componenti del gruppo un’esperienza fortissima capace di mettere in atto trasformazioni profonde, di creare situazioni inaspettate e far nascere amicizie e nuovi amori. Il romanzo “A un passo dalle stelle” affronta il tema del silenzio e dell’ascolto in un momento in cui il rumore di fondo di una società sempre connessa si sostituisce alla comunicazione autentica, creando un vuoto di cui i ragazzi sentono sempre più forte il peso.
“Studiavo la tappa e non vedevo l’ora di cominciare a camminare, fare incontri, assaporare lo scorrere del tempo in un modo che non credevo potesse esistere: senza rincorrerlo, senza metterci dentro desideri e preoccupazioni, solo felice di viverlo. Camminando. Allora ho pensato a tutti quelli come me, che sono passati e passeranno sulle strade, dentro i letti dell’accoglienza, sotto il sole, la pioggia, la luna e l’ombra degli alberi di questo pellegrinaggio”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “A un passo dalle stelle”: una storia di formazione e amicizia lungo la via Francigena
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