A bordo dei dischi volanti
- Autore: George Adamski
- Categoria: Saggistica
A bordo dei dischi volanti di George Adamski (edizioni Mediterranee, pp. 200, 1996, prefazione di Desmond Leslie, trad. M. Merci) è il secondo libro della trilogia dell’autore che ha venduto oltre due milioni di copie nel mondo.
Chi ha conosciuto personalmente lo scrittore lo descrive come un uomo assolutamente onesto, gentile e amabile. Adamski aveva acquisito quella saggezza superiore e quell’etica di fratellanza e pacifismo che contraddistingue tutte le comunicazioni dei Fratelli cosmici, apparsi in modo massivo negli ultimi settanta anni, per metterci in guardia contro gli effetti nefasti delle esplosioni nucleari radioattive e il pericolo più che concreto della deviazione dell’asse terrestre. Questo fenomeno provocherà un mutamento drastico dell’assetto geografico delle terre emerse e dei mari, con un numero incalcolabile di morti. Abbiamo violato per millenni le leggi naturali e divine degli elementi e dei minerali, i quali si rivolteranno contro l’uomo.
L’ufologo conserva sempre uno stile calmo e pacato nella scrittura, sebbene caldo e pieno di meraviglia e gratitudine per le esperienze eccezionali che ha il privilegio di vivere e di comunicare.
Le avventure spaziali, qui consistenti in incontri e visita ai dischi e alle grandi astronavi madre tra il 1953 e il 1854, partono sempre da Los Angeles, dove Adamski si sente chiamato da messaggi telepatici. La telepatia è una tecnica di comunicazione che impara a padroneggiare. Gli incontri sono notturni con uomini e donne provenienti da Venere, Marte e Saturno. Tutti molto belli.
Il diario puntuale e accurato comprende sia aspetti tecnici sia insegnamenti spirituali di alta levatura. E necessario riunire la scienza con la morale; staccare le due cose è la causa della fine delle varie civiltà succedutesi sulla terra. Secondo gli alieni la storia umana inizia ben 78 milioni di anni fa, con l’atterraggio di esseri cosmici.
Ogni sistema solare nell’universo possiede 12 pianeti, tutti adatti a essere abitati dall’uomo.
Il volo non è propriamente un volo, definirlo tale è inesatto; ciò solleverebbe il problema delle distanze insormontabili, che in realtà non esiste, in quanto, essi spiegano
“Noi non ’voliamo’ nel senso che intendete voi. Noi annulliamo l’atmosfera per mezzo di un procedimento meccanico, che voi indicate come ’sospensione della gravità’. In tal modo, noi non siamo ostacolati dalla resistenza o dall’interferenza dell’atmosfera.”
In ogni disco e nave si trova una colonna, un asse magnetico che va dal pavimento alla sommità del velivolo. Nel pavimento è situata una potente lente di ingrandimento che permette di osservare il cosmo da vicino nei particolari; nel soffitto è posizionato un congegno adatto a utilizzare l’elettricità statica presente ovunque e inesauribile. Questa costituisce la vera propulsione e consente di vincere e annullare la gravità. I segreti della gravità non vengono rivelati; conoscerli da parte di uomini involuti e ribelli quale siamo significherebbe provocare guerre e disarmonia.
Adamski viene ammesso nelle cabine di comando, pur senza essere informato sui segnali luminosi presenti nelle pareti. Guidano i dischi 4 piloti scienziati, due uomini e due donne, più un robot per la navigazione automatica. Il campo magnetico che circonda gli oggetti volanti evita ogni collisione con qualunque corpo.
Le zone adibite alla vita quotidiana sono confortevoli ed eleganti, soffuse da una dolce luce riposante la cui fonte è invisibile. I divani e le poltrone sono estremamente elastiche e nel contempo resistenti, rivestiti di una tappezzeria sconosciuta che ricorda la seta e il damasco.
Tutti gli abitanti dei pianeti del sistema e di altri sistemi solari godono degli stessi diritti e dignità; nessuno è superiore a un altro e la legge incisa consapevolmente nell’anima esclude l’omicidio. Non è pensabile uccidere un uomo, neppure per legittima difesa.
Il cibo è in prevalenza vegetariano, con piante proteiche, le bevande sono piacevolissime. I Fratelli godono quasi di un’eterna giovinezza, data dal sapersi rinnovare continuamente psichicamente. Essi considerano l’immagine del nostro Padreterno come un vecchio un errore madornale, l’eternità non conosce vecchiaia. Adamski ha rivelazioni da un maestro dall’aspetto di un quarantenne, mentre in realtà l’uomo ha mille anni rapportati al conteggio del nostro tempo.
I nostri sensi fisici sono 4: vista, udito, odorato, gusto. Il tatto non è un senso ma sensazione, quindi presuppone concentrazione, coscienza ed è la sede dell’anima nel corpo. Il tatto sa e prevede, è finalistico.
Anche per loro esiste la morte, dato l’inevitabile logoramento del corpo, estremamente ritardato dalla gioia di vivere, ma non è mai un dramma: la reincarnazione è un cardine della conoscenza e dell’evoluzione.
“L’uomo è lo scultore di se stesso, e lavora con il materiale conferitogli dal suo Creatore. La concezione che l’uomo ha di se stesso nell’universo modellerà il suo corpo e conferirà bellezza o bruttezza ai suoi lineamenti.”
Da sottolineare “nell’universo”, ovvero in unità con il tutto, non egoisticamente.
Adamski lascia il cuore lassù. Non vedrà più gli amici extraterrestri dopo il 1954 ma sa che il legame telepatico tra loro esisterà per sempre.
A bordo dei dischi volanti
Amazon.it: 18,52 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: A bordo dei dischi volanti
Lascia il tuo commento