...A casa nostra. Cronaca da Riace
- Autore: Marco Rizzo
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2019
Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso si cimentano in una nuova graphic novel sul tema degli emigranti, il primo come giornalista e scrittore e il secondo come fumettista, illustratore e disegnatore. Rizzo e Bonaccorso danno vita ad un’efficace rappresentazione di quello che avviene agli emigranti dopo che questi vengono “salvati” dalle acque nel Mediterraneo per poi essere raccolti in vari centri di accoglienza.
In ...A casa nostra. Cronaca da Riace (Feltrinelli, 2019) si raccontano le storie dei migranti e dei volontari che ogni giorno rischiano la loro vita in mare. Ad un anno esatto dalla fine del loro impegno, i due autori hanno pubblicato questo volume diretto a raccontare il post immigrazione, cosa succede quando i migranti arrivano sulla nostra terra.
È una storia che si conosce solo nelle linee generali che viene significativamente raffigurata nelle immagini accompagnate da validi testi. Un lavoro frutto di un impegno comune, essendosi i due autori, giornalisti indipendenti, personalmente imbarcatisi su una nave ONG. Si tratta di un’operazione che ha i crismi di inchiesta e il cui divenire e i cui risultati vengono riportati con dei fumetti, una tipologia editoriale alquanto diffusa in altri paesi come ad esempio gli USA.
Il loro raggio di interesse specifico in questo volume è la Calabria, regione con meno di due milioni di abitanti e con 113.000 immigrati di cui cinque mila richiedenti asilo. Si è compiuto un viaggio che parte da Caulonia fino a San Ferdinando per poi passare a Gioiosa Ionica. Si è scelta la Calabria, perché in questo territorio, sono stati ritrovati degli esempi più o meno positivi di accoglienza.
Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso hanno intervistato Mimmo Lucano, un’intervista inedita che ripercorre anche a livello grafico, il volto di un uomo che è stato malamente trattato dallo Stato.
Gli autori hanno girato tra il sudiciume della baraccopoli di San Ferdinando, nei pressi di Rosarno hanno parlato con i migranti, disegnando la loro realtà, compiendo un’operazione fondamentale che è quella di umanizzarli.
San Ferdinando è come una baraccopoli, in una zona in cui vi sono molti campi di ortaggi, per cui occorre molta mano d’opera a bassissimo costo, pressoché zero, dove vivono circa tremila persone o forse più non essendovi un censimento preciso.
Qui c’è una tendopoli montata dal Ministero e accanto una baraccopoli che viene periodicamente montata e smontata quando la zona necessita di manodopera. Si vive come in un girone infernale dantesco, con pozzanghere, fango e casupole fatte di lamiere, plastica e cartone preso dai manifesti pubblicitari. Spesso per accendersi un fuoco per potersi riscaldare una scintilla può fare andare tutto a fuoco e si finisce con il morire nel rogo. Non c’è acqua, né elettricità, senza fognatura e la gente raccolta percepisce l’odio che viene montato nei loro confronti, il razzismo da parte di persone che però mangiano tranquillamente quello che loro raccolgono per cifre irrisorie.
Una graphic novel che è in tutto e per tutto un documento, un’inchiesta, piena di dati e di descrizioni sui luoghi che si sono visitati e delle storie raccontate dagli stessi migranti per cui all’inchiesta giornalistica viene associato il racconto biografico per preservare la memoria.
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