A scuola di disegno di Marcello Sartori

“A scuola di disegno” di Marcello Sartori è un manuale di piccole dimensioni della Gribaudo edizioni, collana Decorando, che è di grande aiuto per chi volesse approcciarsi al disegno.
I primi suggerimenti vengono dati con la spiegazione di quali siano i materiali da utilizzare, con una carrellata dei principali prodotti, dalle matite alle gomme, dalle chine agli inchiostri.

"È possibile disegnare su molti supporti, come la tela o la tavoletta di legno, ma il più pratico è certamente la carta, che può essere liscia o ruvida a seconda del risultato che si vuole ottenere".

I contributi proseguono con l’indicazione delle diverse tipologie di carta da utilizzare e reperibili in commercio. Un capitolo è dedicato alla prospettiva che si affida ad un metodo di tipo intuitivo, con esempi veloci, per consentire anche ai principianti di affrontare il tema della profondità spaziale con accorgimenti molto comprensibili. Sarà, così, possibile realizzare effetti di profondità abbastanza realistici con l’utilizzo della prospettiva centrale o a due fughe.

"Quando avrete compreso bene il meccanismo di costruzione non servirà più che tracciate le linee di profondità, in quanto sarete in grado di eseguire il disegno con rapidità. Per dare l’impressione di profondità il solo studio delle linee non è sufficiente: è necessario agire anche sul chiaroscuro".

Si prosegue dando indicazioni riguardo alle forme fondamentali: il cubo, la sfera, il cono, il cilindro, e, partendo da un disegno di massima, a dare spessore e volume a classiche nature morte.
A tal fine sono riportati alcuni casi di studio, per poter affrontare i diversi aspetti del disegno. Si utilizza, ad esempio il reticolo di ingrandimento e il chiaroscuro, per poter dare, attraverso il gioco di luci e di ombre, l’effetto plastico dei volumi e per rappresentare lo spazio e la profondità.
Il contorno e le ombre, sono capitoli che aiutano a sciogliere la mano, così come il disegno dal vero e il disegno di copiatura aiutano a realizzare piccoli e significativi progressi. Infatti, come sostenuto dall’autore,

"Solo quando si avrà una certa proprietà della metodica si porrà attenzione a quello che ci circonda con occhi diversi. Un oggetto comune stimola maggiormente la fantasia se osservato da angolature diverse e insolite; si potrà, per esempio, puntare l’attenzione solo su una parte dell’oggetto o spostare il punto focale fuori dall’immagine".

Paesaggi, scorci di città, figure umane o particolari anatomici, diventano, così, tutti elementi da poter rappresentare, per consentire alla fantasia di scatenarsi e di esprimersi.