Anno Domini di Manfredi, Altieri, Colitto e altri

Anno Domini (Mondadori, 2020), a cura di Franco Forte, raccoglie storie antiche, eppure moderne.
Il giallo è un genere letterario affascinante perché non ha regole fisse, per quel che riguarda l’epoca in cui si è svolto il fatto. La storia può narrare di un caso di cronaca recente o può scavare in un passato del quale abbiamo letto soltanto nei libri di storia che leggevamo sui banchi di scuola. O in libri come questo.

Una lama che indice la carne a morte, losche trame ordite da nemici, ma, soprattutto, da amici. E considerate che non esistevano Grissom & co. Nessuna impronta digitale, niente lampadine magiche che illuminano la scena e rivelano il colpevole.
Una volta uccidere era più facile. O forse no, magari era più facile farla franca.
Anche se abbiamo letto di così tante vendette che, forse, era solo quesitone di tempo…

Da Roma agli albori del Risorgimento, senza scordare borghi medievali, affascinanti e misteriosi. Tante storie narrate da altrettanti autori. Qualche nome? Scilla Bonfiglioli, Alan D. Altieri, Valerio Massimo Manfredi…
Gli altri? Lascerò a voi il piacere di scoprire di chi si tratta.

Sappiate solo che parliamo di un’antologia di prima qualità, roba da veri intenditori, da gourmet della letteratura.
Anno Domini è un libro dedicato a tutti, perché queste pagine abbracceranno diversi stili narrativi e tutti meravigliosi, nella loro unicità. Un libro da divorare o centellinare, magari un racconto al giorno. Sempre che riusciate a smettere di leggere… Le antologie, di solito, non sono così ben viste. Ma se fossero tutte come questa, vi posso assicurare che il risultato cambierebbe.