Attesa sul mare di Francesco Biamonti

Terzo romanzo di Francesco Biamonti, autore di cui ho già letto "Le parole la notte", "L’angelo di Avrigue" e "Vento largo, è un’opera che va oltre la Liguria, patria amatissima dello scrittore. Di Biamonti è inutile aggiungere altro, se non che è un grande scrittore e ogni libro che ha scritto è un gioiello.

"Attesa sul mare" è però atipico rispetto alla produzione precedente, perchè racconta di un marinaio, Edoardo, più uomo di terra e nostalgico della terra, che ottiene un ultimo imbarco da dei datori di lavoro alquanto misteriosi. Deve lasciare ancora una volta la donna amata, Clara, che lo prega di non accettare più incarichi, Edoardo glielo promette, ma sanno entrambi che non sarà così.
Clara è un personaggio importante, una salvifica Beatrice, come tutte le donne di Biamonti, è saggia, autorevole e sa amare. Ma il mare conserva un suo fascino, Edoardo andrà in mare e ad un certo punto la radio non dà più ordini, i marinai sono in balia di se stessi. In questo viaggio Edoardo fa amicizia con Manuel, un giovane spagnolo che, sbarcato, s’innamora di Narenta, una giovane donna slava, siamo però negli anni Novanta, c’è la guerra nei Balcani.

È significativo che un autore come Biamonti vada oltre il suo paese, ormai è anziano e cerca un porto a cui ancorarsi. L’uomo è sempre solo con se stesso e nessuno riesce a chiudere veramente i conti.
Lo stile è quello tipico di Biamonti, con frasi brevi e precisione di lessico, anche in questo caso non si smentisce e ci dà un capolavoro. Lettura consigliata.