Balla coi libri. 50 anni di controcultura fra passato e presente
- Autore: Daniela Piretti
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Ho cominciato a scrivere per Stampa Alternativa nel 2011, il vento salutare della battaglia aveva già smesso di battere le strade (per tacere dei cuori e delle menti), surrogato da un tempo di memorie corte e sudditanza di massa. Per ragioni anagrafiche sono approdato su lidi editoriali alternativi in differita dalla storia, mi sono perso cioè il meglio dell’avventura libertaria di Stampa Alternativa e di Marcello Baraghini che ne è stato deus ex machina. Con lui credo di avere parlato una volta sola, per telefono. Quando mi ha chiamato, la collana Grande (S)Concerto aveva da poco editato il saggio su Stefano Rosso che inaugurava la mia lunga collaborazione con la casa editrice. Per farla breve: due cose mi colpirono di quella telefonata. La prima fu la versione di Rosso che mi diede (Baraghini è autenticamente incapace di fronzoli e stereotipie); la seconda, il fiammeggio delle parole con cui ipotizzava una prima presentazione del libro. Puro Baraghini-style: rodato negli anni e con motivate ragioni: a dispetto degli attuali liquidatori e di giudici troppo zelanti, il catalogo dei libri di Stampa Alternativa (il “catalogo dei cataloghi”) assembla di fatto mezzo secolo di contro-storia culturale che solo un paese vigliacco, smemorato, ignorante come l’Italia potrebbe dissipare.
Nell’Italia fascistoide che abitiamo (non certo da ora, l’Italia non ha mai smesso di essere fascista, anche a sinistra) la nuova avventura di Marcello Baraghini si chiama “Strade bianche”: un marchio, un’associazione no-profit, un negozio-online, una libreria a Pitigliano (Grosseto) con tutti i libri Stampa Alternativa in storica e bella mostra (i giovani, più ancora che i nostalgici, accorrano a frotte). Un’editrice “al contrario” che intende “abbattere ogni barriera d’accesso al libro di qualità, prima fra tutte il copyright, e per farlo si richiama alle strade bianche battute dai partigiani, renitenti, disertori, banditi e briganti” (dixit).
Suona o non suona bene - anzi rimbomba o non rimbomba? - in epoca di pensiero e condotte uniformati?
Mi sono fatto prendere la mano: ho consumato due terzi di articolo e non ho ancora accennato all’opera in oggetto. Si intitola - sintetizzando la forma werthmulleriana - Balla coi libri. 50 anni di controcultura fra passato e presente (Jacobelli, 2023) e, se siete arrivati sin qui, avrete comunque intuito sensi e propedeutica disalienante in esso racchiusi: Marcello Baraghini racconta e si racconta senza freni a Daniela Piretti e la cosa che in fondo ti aspetti è quella che più ti colpisce delle sue (contro)storie, cioè l’estrema coincidenza fra percorsi di vita & percorsi editoriali.
Nell’uno e nell’altro caso mai strade maestre. Mezzo secolo abbondante di cronache marziane, nel senso di antitetiche al cronachismo ufficiale. Senza soluzione di continuità si perdono e si rintracciano tra le pagine, capelloni, giornalisti, radicali, (Pannella, in primis), tipografi, editori, neo-dissenzienti nell’evo autocratico dei Virus e della Guerra, attori e comprimari di una traiettoria pubblica-privata che è la traiettoria ontologica-editoriale di Baraghini stesso, irriducibile capellone-giornalista-radicale-tipografo-editore-dissenziente a sua volta. Vocato alla lotta come ai bei sogni, naturalmente difformi dai sogni innocui spacciati da Massimo Gramellini.
Macerie stiamo raccogliendo, macerie di una società malata che mortifica la ragione e il sentimento e sacrifica le persone per il profitto…alla radio anche in questi giorni le pubblicità interrompono notizie da incubo.
Se le parole sono ancora pietre (e lo sono, possono ancora esserlo) queste di Marcello Baraghini riepilogano il grado di insensibilità collettiva raggiunto. Concetti disallineati (dalla maniera e dalle circostanze), fra i tanti espressi dall’editore alternativo per antonomasia, nell’anti-biografia che Daniela Piretti gli dedica. Brava anche lei, il testo è piacevole da leggere - e utile per un sacco di motivi.
Il primo è relativo proprio all’originalità di taglio e contenuti (diversi salti tematici, temporali, spaziali e zero convenzionalismi agiografici), che data la conformità delle attuali espressioni sociali e culturali mainstream, ritengo benefici.
Balla coi libri. 50 anni di controcultura fra passato e presente. Marcello Baraghini si racconta a Daniela Piretti
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