Blu
- Autore: Giorgia Tribuiani
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2021
Una lotta interiore e un tormento psicologico profondo che si riflettono nello stile incalzante, nella punteggiatura non convenzionale e nelle ripetizioni volute e necessarie. Tutto questo emerge in Blu, il libro di Giorgia Tribuiani (Fazi editore, 2021), che prende il titolo dalla protagonista, il cui nome in realtà è Ginevra, ma chiamata Blu da tutti sin da bambina.
La storia è quella di una ragazza di diciassette anni solitaria, con la passione per l’arte e divorata dai sensi di colpa. Figlia di genitori separati e fidanzata da tempo con un ragazzo di cui non sopporta neanche la presenza, Blu vive intrappolata in un mondo tutto suo, ancorato a esperienze legate all’infanzia che hanno lasciato in lei un segno, fino a condizionarla nel suo presente.
“Blu, riapri gli occhi. Chiudili. Aprili e chiudili: tre. Aprili e chiudili: quattro. Aprili e chiudili, cinque. Non vorrai che accada qualcosa di brutto – aprili e chiudili, sei – a tua madre; non vorrai che tua madre – aprili e chiudili, sette – finisca al manicomio. Fu costretta a dirtelo, Blu, ricordi? Lasciami dormire, o finisco al manicomio. Ti aveva regalato gli orecchini adesivi, quel giorno, ricordi le stelline adesive? E tu, invece. Coraggio, apri e chiudi gli occhi. Apri e chiudi sedici. Apri e chiudi diciassette. Il tuo sesso pulsa ancora di dolore, non è vero?, da quando Roberto è uscito dalla macchina e tu lì a guardarlo nuda sotto la sua giacca, ti aveva dato perfino la giacca ma tu niente, stavi lì a guardarlo con quel tuo disgusto sempre in volto, quel tuo disprezzo, l’hai guardato oltre lo sportello aperto, la tua bocca storta contro la sua spalancata, la tua faccia tesa contro la sua contratta, trasformata, orribile, lui un mostro che veniva nell’erba e tu intanto out, eri out, out, e hai pensato: che gli si spezzi il collo”
Sin dalle prime pagine il lettore viene proiettato nella dimensione claustrofobica e tormentata in cui rimbombano i pensieri di questa giovane, narrati con uno stile feroce, schietto e a tratti atroce. Una scrittura che dapprima destabilizza il lettore, per poi catturarlo e trascinarlo in parole scelte con cura, in periodi lunghi e in dialoghi non segnalati, in cui rivivono la protagonista e i personaggi che ruotano intorno a lei.
Procede così il romanzo che cresce d’intensità quando Blu, durante una gita scolastica, assiste a un’esibizione di performance art, che la colpisce nel profondo. Da lì inizia una vera e propria ossessione sia per quel modo di esprimere l’atto creativo sia per l’artista stessa. Diventano forti e opprimenti i suoi pensieri maniacali, divisi fra la determinazione a essere una brava ragazza e uno sdoppiamento della personalità subdolo e pericoloso.
“Blu, ora dovrai essere punita. Ora, sì, subito, ora mentre fai finta di niente e torni ai suoi capelli, Blu, non sai che è troppo tardi? Ora mentre li disegni uno a uno, Blu: contali. Non rabbrividire. Contali. Uno, due, tre, quattro, cinque capelli, Blu, eri stata avvertita e invece lo hai rifatto, ti sei beata del suo dolore e hai aumentato il male nel mondo, le colpe nel mondo, e ora devi pagare, Blu, e dodici, tredici, quattordici, disegna i capelli, Blu, capelli intorno al capo e dove non ci sono orecchie e sopra il volto, qualcuno sopra il volto, e ventidue, ventitré, ventiquattro, visto quanto son lunghi?, cinquantuno lunghissimi capelli sul tuo blocco, mentre respiri forte, mentre respira lei da quel suo naso un poco arcuato, la gobbetta, le narici piccoline e delicate, Blu, sei stata proprio brava, ma adesso centododici capelli coprono anche quelle, il tuo foglio è zeppo di questi capelli che poi sono lunghissimi, lunghissimi, e ognuno di loro è una linea tortuosa e arricciata che non si ferma ai confini del blocco, ma rimbalza, va di sponda, torna indietro, e tu lì a seguirne le evoluzioni e ai trecento il foglio si piega, gli angoli si alzano sotto il tuo tratto pesante, e tu li tieni giù con la mano, la posi sopra il foglio e il cinquecentesimo capello rimbalza contro un labbro e poi la assale. Non fai in tempo a salvarla”
Blu è un romanzo forte, in cui chi lo legge partecipa della fragilità della protagonista, tormentandosi a sua volta e provando ciò che prova lei: disperazione, ossessione, voglia di perdono, colpa. Una storia intensa, uno stile coraggioso.
Blu
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