Caccia al lupo di Don Mann, Ralph Pezzullo

Navy Seal in azione: chi di autobomba ferisce di autobomba perisce

L’ultima cosa che la sergente Nancy Cisneros vede nella sua vita è un’enorme vampata bianca. Anche gli altri marines di guardia all’Ambasciata USA di Rabat restano uccisi all’istante e tutti i gendarmi locali, tanto più il guidatore del camioncino chiaro: il veicolo si è trasformato in un cratere di quattro metri, profondo due. Nell’esplosione muoiono 33 americani e 24 impiegati marocchini. Una settantina i feriti, compreso l’ambasciatore, col volto dilaniato. Nel militar action thriller “Caccia al lupo” (di Don Mann e Ralph Pezzullo, Edizioni Tre60, 304 pagine 13,90 euro) si è appena verificato l’attentato agli Stati Uniti più grave dopo l’11 settembre 2001.

Chi di autobomba ferisce, di autobomba perisce. Poco tempo dopo, Abu Rasul Zaman, numero tre di Al Qaeda, assaggia a Karachi la sua medicina. Una mega esplosione, provocata dal Blue Team Six, punta di lancia delle unità antiterrorismo delle forze armate americane, comandata da Thomas Crocker, 42 anni, da quindici nei Navy Seal.
“Medicina” non è esattamente l’espressione usata dal sottufficiale - anche se comincia sempre per “m” - e poi si è certi che AZeta sia morto nel botto provocato dai sei incursori per catturarlo o eliminarlo? Il pianificatore dell’attentato a Rabat potrebbe averla fatta franca. Quel che è peggio, è che nello schianto dell’edificio è rimasta uccisa anche una bambina pakistana di sei anni. Vittima innocente, danno collaterale, la CIA è furente.
C’è di più. Un traffico di carne umana giovane. Ragazzi e soprattutto ragazze, meglio se bionde: schiave sessuali o ricambi umani per i ricchissimi del Medio Oriente, da usare, sfruttare ed eliminare. C’è una traccia, in particolare, che conduce ad una norvegese, Malie Tingvoll, cameriera, 18 anni, fisico da ballerina, che poi è il suo sogno. Il re in persona chiede che si faccia chiarezza sulla sua scomparsa da una località della Norvegia meridionale. La pista porta Tom Crocker a Marsiglia. Ci sono dei bastardi mediorientali che stuprano e vendono ragazze europee, trafficando con ricchi sceicchi. A Zaman, ad esempio, piacciono bionde, nude e in catene. Ed è sopravvissuto, accidenti, è scappato di mano al Team Six.

È destino, in questi romanzi spionistico-militari, che i migliori segugi americani debbano scatenarsi contro tutto e tutti per evitare disastri, mentre il mondo non sospetta minimamente il pericolo, anzi, sembra ostacolare ottusamente i buoni, che poi sono gli addestratissimi e micidiali incursori della Marina Usa, al comando nemmeno di un ufficiale, ma di un validissimo sottufficiale. Fortuna che al suo fianco ci sia l’eccezionale e fidatissimo Team. Quattro uomini, un’unità di super elìte, destinata ad operazioni riservate e rischiose: l’esploratore Akil, nato in Egitto, islamico ma nemico del fondamentalismo, l’esperto d’armi della squadra Mancini, Davies e Ritchie. E buon per loro che i governi e le forze di sicurezza di Oman e Norvegia in questo episodio si stiano impegnando a sostenerli.

Leader operativo del Blue Team, Crocker è un capo di prima classe, che nella Marina Militare italiana corrisponde al grado iniziabile di maresciallo. È un uomo sentimentale, legatissimo alla nuova moglie e alla figlia, ma in azione diventa una macchina da guerra letale per i nemici. Pur ridotto più volte a mal partito, in situazioni al limite, ormai quasi gli ultimi istanti di vita, riesce sempre a sovvertire le condizioni avverse e ad avere la meglio su avversari muscolosissimi.
Don Mann è stato a sua volta Navy Seal per ben diciassette anni. Pluridecorato, ha fatto parte del vero Team Six per oltre otto anni, impegnandosi in tante operazioni segrete in tutto il mondo. Capo Crocker è chiaramente il suo alter ego, lo ricorda anche nell’aspetto, baffuto e stempiatello.
Nei suoi romanzi - “Caccia al lupo” è il primo della serie – i buoni riescono sempre a spuntarla, gira e rigira, spara e spara, sia pure per un soffio. Sì, ma a che costo? In questo caso, c’è una nave, con un nome suggestivo sulla fiancata, si chiama Syrena. Completerà la sua più che sinistra missione? Con Tom Cocker & C. alle campagna si direbbe di no. Tutto sta a vedere come...