Caccia alla tigre
- Autore: Drew Chapman
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2014
Guerra finanziaria contro gli State: Garrett Reilly tocca a te!
Hanno mosso guerra agli Stati Uniti. Eppure non piovono missili, non si spostano flotte, non marciano armate. È un conflitto moderno, si combatte via Internet, davanti ai monitor. È una guerra finanziaria, ma anche i soldi possono uccidere. Drew Chapman, sceneggiatore, autore televisivo e romanziere è sicuro e ne ha ricavato un thriller, “Caccia alla tigre”, edito da Sperling & Kupfer, 438 pagine 17,90 euro.
Qualcuno sta vendendo buoni del tesoro USA, scadenza venti-trentennale, acquistati dodici anni prima. Pacchetti di dimensioni ridotte, diffusi in più piazze del mondo. Niente di strano, a parte l’ammontare esorbitante, duecento milioni di dollari e la provenienza da una sola fonte. Le due anomalie, ammontare astronomico e titolarità unica, non sfuggono a Garrett Diego Reilly, 26 anni, capelli neri e lentiggini, metà irlandese metà messicano, il migliore analista della società di intermediazione che lo ha assunto dopo la laurea e forse l’astro nascente di tutta lower Manhattan. Figlio di un bidello, sta scalando i grattacieli di New York perchè è un genio. Non pensa solo a sesso e soldi come i colleghi, ha un dono innato nel memorizzare sequenze interminabili di numeri e nel coglierne gli schemi, il significato nascosto.
I titoli sono rimasti in cassaforte per una dozzina di anni, comprati tutti attraverso un intermediario di Dubai, dietro il quale si muove la Banca Popolare Cinese. Ora, stanno tornando di colpo sul mercato. Perchè sommergere le Borse di bond americani? Garrett intuisce il modello. Collasso dei tassi di interesse. Panico. Tracollo del dollaro. Distruzione dell’economia statunitense.
Lo scopo? Se lo chiedono anche alla DIA, il dipartimento di analisi dello spionaggio militare. È questione di sicurezza nazionale. La risposta la l’azzarda un capitano dell’esercito, una donna mora, occhi azzurri, fisico tonico e asciutto, Alexis Truffant: la Cina ci sta dichiarando guerra. Una guerra come non se ne sono mai viste.
Alexis riceve l’ordine di agganciare Reilly. Eseguito. In borghese, in un bar. Ma Garrett la inquadra all’istante come governativa e pur apprezzandone il fascino femminile si allontana. Anche lei si è fatta un’idea perfetta del soggetto e fa rapporto al superiore diretto: è arrabbiato, aggressivo, oppositivo, per nulla spaventato, intelligente, acuto osservatore, arrogante. Gli piacciono le donne.
Bene, questo è l’uomo che dovrebbe battersi, l’unico che potrebbe farlo con successo e vincere questa guerra a colpi di file e codici numerici. Però, non ci sta. Non collabora, sebbene una cosa sia è certa, come ripete il suo ex insegnante: questa è una cosa grossa, spaventosa. Più grossa e più spaventosa di quanto immagini. Ed ha aggiunto: stai attento!
Non ci mette molto ad avere la prova. In strada, un furgone impazzito lo sfiora e sbatte contro le auto parcheggiate lungo il marciapiede. L’uomo alla guida salta fuori e scappa. Alexis compare all’improvviso e getta a terra Garrett, appena in tempo, prima di un’esplosione devastante. E pensare che lui la trovava spocchiosa e che odia tutto quello che abbia a che fare con l’esercito. Il fratello al quale era legatissimo è caduto in Afghanistan e sospetta che sia rimasto vittima di fuoco amico. C’erano in giro dei ranger USA, gente dal grilletto facile in zona d’operazione.
Adesso, il giovane analista finanziario, l’astro nascente di tutta Manhattan, viso da bambino, sorrisetto strafottente, si rende conto con chiarezza che la sua vita è cambiata per sempre.
Dalla guerra finanziaria a quella convenzionale il passo potrebbe essere breve. Infatti le armate si mettono in movimento. Ma c’è Garrett Reilly al lavoro, sempre meno malvolentieri. In Cina, poi, si è svegliata la Tigre. E non è rossa.
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