Cambiare le ossa di Barbara Baraldi

Simboli e teorie: attorno a questi elementi si evolve la vicenda di Cambiare le ossa di Barbara Baraldi (Giunti, 2022).

Torino, 1988. Tito Ferretti è un bambino quando assiste, impotente, all’assassinio dei genitori. L’omicida sarà arrestato dal sostituto procuratore Francesco Scalviati.
Oggi. Un cadavere viene ritrovato orrendamente sfigurato. È Tito Ferretti, massacrato con uno spaccaossa.
L’anomalia? Il Ferretti è la terza vittima di un serial-killer che sembra imprendibile.

Il commissario Provera sa che soltanto una persona potrà aiutarlo, per sbrogliare la matassa: Aurora, la figlia di Francesco.
Lei noterà un dettaglio, delle incisioni sulle ossa, che la porteranno a pensare a un disegno logico e pazzo al tempo stesso, un progetto che soltanto una mente malata può ordire. Il problema sarà fermarlo, questo pazzo.
In tutto questo verrà rapita una ragazzina di dodici anni. A che scopo? Ricatto? Vendetta?

Per fortuna la nostra non sarà sola, in questo agghiacciante scenario. Bruno e Jerome le saranno accanto in questo viaggio allucinante. Fedeli compagni o abili manovratori?
Solo il tempo potrà dirlo. E, si sa, il tempo scarseggia sempre…

Barbara Baraldi torna con la nostra Aurora. Sì, nostra. Perché, nonostante sia nata dalla sua penna, Aurora è un po’ in tutti noi. E noi siamo un poco lei. Un personaggio che è già persona, eroina dolce e amara per storie inquietanti e appaganti. Storie scritte nel più puro stile di Barbara, uno stile che da decenni miete “vittime” in continuazione.

Cambiare le ossa è una storia dedicata a chi ama i thriller che sanno dove e quando pungere. Un libro all’apparenza corposo che finirà davvero troppo presto.
E noi rimarremo lì, con Aurora, in attesa di una sua nuova storia.