Cammino controcorrente
- Autore: Ilaria Borletti Buitoni
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2014
“Ho sempre rifiutato i consigli di qualche spin doctor di adeguare la mia capigliatura alla moda corrente, così come di rendere il mio carattere meno deciso e diretto e più diplomatico e sfuggente. Quanto ai doppi cognomi che porto, sono un pezzo di storia dell’industria italiana del Novecento fatta di impegno, di successo e di insuccesso”.
Con queste parole la scrittrice Ilaria Borletti Buitoni presenta se stessa e la sua famiglia d’origine. “Il cognome Borletti è quello di mio nonno, Senatore di nome e di fatto”, creatore dei grandi magazzini “La Rinascente” in piazza Duomo a Milano inaugurata nel 1918, la sua intuizione fu “ampliare la fascia dei consumatori rendendo accessibili più prodotti nello stesso punto vendita e a prezzi abbordabili” sempre puntando sull’eleganza e la qualità della merce.
Senatore aveva sposato Anna, una delle tre figlie di Enrico Dell’Acqua, “imprenditore abile e coraggioso”, il quale in Argentina aveva fatto un’immensa fortuna “disseminando il paese di piccoli empori”. Inoltre, Dell’Acqua aveva dato inizio all’esportazione cotoniera in Italia. Negli anni di inizio secolo, avidi di modernità, velocità e di vita dopo la I Guerra Mondiale “la mia famiglia è stata un esempio della grande borghesia milanese”. Una famiglia cosmopolita, dagli ampi orizzonti, cittadini del mondo come la loro discendente. Il padre Romualdo detto “Micio”, bello e affascinante, di mentalità aperta, aveva fatto parte della Resistenza e dopo la fine della guerra era entrato in Rinascente. Qui, sotto l’abile e lungimirante guida di Romualdo Borletti grazie anche all’idea rivoluzionaria del “vestito pronto per tutti”, il grande magazzino aveva conosciuto il suo massimo splendore.
Abiti disegnati tra gli altri da Pierre Cardin e da un giovane dal brillante avvenire, Giorgio Armani. La madre di Ilaria, Bianca, molto colta, amica di intellettuali e musicisti italiani, all’inizio degli anni Sessanta aveva fondato a Milano un circolo culturale (provvisto di teatro e biblioteca).
“Il Durini era un crogiolo non solo di cultura, ma anche di politica e interessi sociali”.
La bambina Ilaria stava crescendo in una città in pieno fermento culturale ed economico, dallo spirito dinamico e vitale.
“Milano all’epoca ribolliva di idee, pensieri”.
Erano gli anni del boom economico, dove l’Italia cambiava e cresceva a un ritmo impressionante. Con la prematura morte di Romualdo Borletti La Rinascente, priva del suo timone, era stata venduta anzi “svenduta”. A soli ventuno anni la futura Sottosegretario ai Beni Culturali, già presidente del Fai dal 2010 al 2013, aveva investito le risorse finanziarie in una azienda vicino Como in un momento in cui investire era considerato rischioso.
“Andare controcorrente però, mi ha dato ogni volta una sensazione quasi di ebbrezza”.
Edito nella neonata Collana delle “Madeleines Memorie”, a metà tra autobiografia e saggio, Cammino controcorrente (Mondadori, 2014) è redatto con uno stile vivace, ironico e dettagliato.
“Vorrei dedicarlo alle future generazioni”.
Ilaria Borletti Buitoni incastona con grande perizia la storia personale e familiare con quella politica, economica e sociale del nostro Paese. Vengono così ripercorsi tutti gli eventi succedutisi in quasi un secolo: il Dopoguerra, la II Guerra Mondiale, il boom economico, gli anni di piombo, l’inizio della crescita del debito pubblico, “la Milano da bere”. Ancora, Tangentopoli fino alla “salita” in politica dell’autrice con il partito Lista Civica, perché “mossa da passione civica” , fino ad arrivare alla nomina di Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all’interno del governo Renzi dopo esserlo stata per il Governo Letta.
“Sempre nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione”.
Ricordiamo infine che questa distinta e affascinante signora nobile d’aspetto e d’animo nel 1993 ha contribuito alla nascita di AMREF-Italia Onlus, organizzazione non governativa africana che sostiene programmi sanitari e scolastici in Africa Orientale e dal 1985 per circa diciassette anni è stata volontaria in Africa in un centro ospedaliero del Kenya settentrionale.
“Chi evita l’errore, elude la vita”. Carl Gustav Jung
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