Che fantastica vita
- Autore: Johnny Dorelli con Pierluigi Vercesi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Che fantastica vita (Mondadori, 2020) è l’autobiografia di Johnny Dorelli, pseudonimo di Giorgio Domenico Guidi, nato a Milano il 20 febbraio 1937, cantante, pianista, conduttore radiofonico, attore e conduttore, che ha scritto insieme al giornalista Pierluigi Vercesi.
“Giorgino, stai attento ai leoni!”
Questa frase espressa dalla nonna Pasquina era stata l’indimenticabile viatico che Giorgio aveva ascoltato da ragazzino a nove anni, mentre stava salendo sulla nave passeggeri polacca Sobieski destinazione New York, Nuova York, come si diceva allora.
Era l’ottobre del 1946, il primo anno senza la guerra e il piccolo, con il cuore in gola, lasciava un mondo familiare, la sua Meda, cittadina a nord di Milano (“dov’ero cresciuto”), la zia Tina, sorella del papà (“per me come una seconda mamma”), la nonna, i cugini, gli amici, le scorribande nei campi... Il padre Aurelio Guidi, cantante dalla voce tenorile, era stato scritturato dal manager italo americano Corradetti per interpretare oltreoceano delle canzoni italiane e napoletane.
L’America era lontana, ma per la famiglia Guidi non c’era alternativa: era impossibile mantenersi incidendo dischi in un’Italia devastata e coperta di macerie. Nella Grande Mela Giorgio era stato iscritto presso un “terrificante” collegio musicale mentre il padre si esibiva nei concerti e cantava alla radio, dove lavorava come radiocronista Mike Bongiorno. Sarebbe stato proprio il grande Mike che avrebbe dato al talentuoso ragazzino l’occasione di cantare alla Brooklyn Academy “con quella mia vocetta” la canzone Core napoletano. Da quel momento in poi la carriera di uno straordinario artista sarebbe stata inarrestabile.
Gli inizi come pianista jazz, il debutto nel 1958 al Festival di Sanremo in coppia con Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu, che vince inaspettatamente il primo premio. Una voce inconfondibile, calda e suadente con uno stile elegante e raffinato, ispirato al modello americano del “crooner”, cioè cantante di musica leggera che predilige toni lenti e sentimentali, spesso rivisitando le canzoni del passato. Ma Johnny non è solo un eccelso cantante, ma anche un validissimo attore: come non citare la celebre commedia musicale di Garinei e Giovannini Aggiungi un posto a tavola, portata anche in Inghilterra nel 1978, dove Dorelli interpretava lo strepitoso prete canterino Don Silvestro. Inoltre, il palcoscenico del Teatro Sistina di Roma ha visto nascere l’amore tra Johnny e Gloria Guida che dura da quarantun anni durante lo spettacolo teatrale Accendiamo la lampada. Infatti:
“E tutto continua in Gloria”.
Il volume, dedicato “A mio padre, a cui devo quasi tutto”, arricchito da un bella galleria di fotografie, ha un testo godibile scritto a viso aperto e con autoironia, in cui Dorelli parla di sé e della sua fantastica vita. Un’autobiografia che rivela ancora una volta un fuoriclasse di grande garbo, leggerezza e tenacia.
"Sono stato un ragazzo fortunato, un ragazzo di un metro e settanta su per giù con dei capelli biondicci che tiravano al rossiccio. Dico “fortunato”, perché nemmeno io avrei scommesso un centesimo sul mio successo”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Che fantastica vita
Lascia il tuo commento