Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri
- Autore: Marco P.L. Bernardi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Mauro P.L. Bernardi nasce a Torino, dove vive. Laureato in Lettere Moderne, per lavoro è stato a Lione, Parigi, Venezia. Nutre una grande passione per la scrittura. Il suo romanzo d’esordio si intitola Cocktail d’anime per l’avvocato Alfieri (Damster, 2020) e ha vinto il Premio Giallo Festival 2020.
Chi è l’avvocato Alfieri cui il titolo fa riferimento? È, appunto, un avvocato torinese di cinquantatré anni, molto raffinato e cultore delle belle cose, soprattutto dei libri antichi, che ha deciso a un certo punto della carriera di abbandonare la professione forense, a causa delle troppe ingiustizie non punite costretto a vedere. Un uomo con tante ferite:
“Le rughe lo solcavano garbate, senza infierire. I capelli non volevano saperne di imbiancare e gli occhi, tanto blu da sembrare neri, erano sempre loro. (…) Nello specchio riconosceva un’increspatura più in basso, che rendeva ogni sua espressione, anche la più drammatica, simile a un sorriso amaro.”
Noto a Torino per le sue indubbie capacità professionali,
“un volto che nascondeva sotto la pelle le ferite e gli insulti subiti in nome della libertà per la quale aveva combattuto, e della giustizia, che aveva tentato di servire nelle aule di tribunale, immolandole carriera e denaro.”
Abita in un grande alloggio a Torino in Piazza Solferino, di fronte alla rinomata Fontana Angelica, vive con un canarino un po’ permaloso di nome BeppeGaribaldi e ha un’innata passione per i delitti, che gli è stata trasmessa da un suo amico, ex poliziotto, Valentino Paissa, uno per il quale:
“Mettere a posto le tessere sparpagliate di un crimine era come sciogliere i nodi di un testo”
Ora l’avvocato è alle prese con una serie di omicidi alquanto anomali: sono stati uccisi due preti: Don Eligio Pazienza, che era:
“tanto chiassoso e ridanciano dal pulpito quanto burbero e solitario fuori dalla chiesa. Un uomo schivo e tutto di un pezzo”,
e Don Guido, di origini pugliesi, entrambi uccisi con un colpo di pistola. Ma siamo ad agosto del 1971, chi ha potuto volere la morte di due sacerdoti tanto diversi uno dall’altro? Qual è il filo conduttore che li lega entrambi? E a che cosa?
L’avvocato indaga in una Torino deserta, in compagnia del suo amico Don Mario, “Il prete della mensa dei poveri” e del vicecommissario Arturo Ranieri,
“
Detto Arturo il Gagà. Famoso per l’ostentata eleganza e per quel suo modo di fare affettato che lo contraddistingueva in ogni circostanza, fosse una serata in società come un duro interrogatorio. (…) non aveva mai smesso di tirarsi indietro i capelli, radi e neri, con la brillantina e indossare completi gessati che lo rendevano più simile a un gangster che a un tutore dell’ordine.”
Un giallo dalle atmosfere del passato, tra piole e grandi ville, i vicoli del Balon e dei suoi negozi, i raffinati caffè del centro. L’autore è particolarmente preciso nella descrizione di una città, che dimostra di conoscere con grande perizia. Un giallo di genere ben costruito e raffinato, con un protagonista di eccezione che si fa subito amare dai lettori. Un romanzo avvincente, che si apprezza per l’ottima trama e per la descrizione minuziosa dei personaggi e degli ambienti in cui vivono. Molto consigliato per gli amanti del genere giallo classico.
Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri
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Un libro perfetto per...
Adatto agli amanti del giallo classico
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