Cuore di serpente di Giovanni Montini

Nell’estate calda del 1977 Giulio, il nostro protagonista, è chiuso nei suoi pensieri, e nel mentre tutt’intorno la leggerezza, la spensieratezza e le vacanze sono evocate, il suo tempo interiore cerca spazio e riflessione.
Malinconico e sofferente ha l’aspetto di un uomo stanco e avvilito: non riesce a scrivere ormai da tempo. Anche la sua storia d’amore è giunta al capolinea.

Cuore di serpente (Bertoni Editore, 2022) è una storia coinvolgente, introspettiva: un racconto romantico, sensuale, doloroso, tra verità inconfessabili e laceranti. L’autore Giovanni Montini è nato a Torino nel 1974 e vive a Roma. Abbandonati gli studi di antropologia, lavora nella moda, collaborando con prestigiosi marchi internazionali. La sua passione per la scrittura lo ha portato ora alla pubblicazione del suo terzo romanzo.

Per staccare da tutto, in cerca di pace e tranquillità, Giulio accetterà l’invito a trascorrere il mese di agosto nella villa dell’amica Francesca, su di un piccolo promontorio del Circeo.

La sua camera era spaziosa e dalla finestra vedeva il mare, e di notte le poche luci creavano un mondo quasi fiabesco. Tutto era ordinato, preciso, accurato proprio come voleva Francesca che amava tenere ogni cosa sotto controllo. Giornalista dall’aspetto giovanile, sinuosa e agile, dirigeva un settimanale d’evasione; l’aveva conosciuta alla presentazione di un suo romanzo. Sposata con Andrea, si era presa cura negli anni di Gabriele, figlio della prima moglie di lui.

L’idea di lasciare Roma gli avrebbe fatto bene, pensava Giulio. Scappare da una città in continuo tumulto, con le rivolte studentesche, il terrorismo, gli scontri con la polizia, la violenza per strada e sui luoghi di lavoro, lo avrebbe tenuto lontano da altre problematicità. Aveva portato con se la macchina da scrivere, “allontanarsi da casa senza la sua Lettera 22 era impensabile”.

In quel luogo di riposo forse non avrebbe ripreso a scrivere, ma almeno si sarebbe distratto dai suoi pensieri, soprattutto dal pensiero di Alberto che aveva lasciato a Roma. La loro storia d’amore si stava complicando.

In fondo il senso di colpa aveva sempre minato i suoi rapporti.

I suoi anni, Giulio, li sentiva tutti sulle spalle, come fosse già vecchio e non avesse più aspettative. Ricorda le sue umili origini e quando era arrivato a Roma tanti anni prima, negli anni Cinquanta, carico di speranza e fiducia.
In quel periodo di ricostruzione di un intero Paese tutto pareva essere possibile. Tre anni erano trascorsi dall’ultimo romanzo, e ora solo sedersi alla scrivania lo faceva stare male.

Era tempo di cambiare, di accettate compromessi, di percorrere nuove strade?

L’arrivo del giovane Gabriele con il suo corpo armonioso, con sul torace all’altezza del cuore tatuata una macchia nera, un serpente aggrovigliato su se stesso, sconvolgerà gli apparenti equilibri e non solo i suoi. Gabriele possedeva una bellezza particolare, il suo volto singolare tra luce e tenebre ricordava alcuni dipinti, e aveva una profondità d’animo rara per la sua età. I suoi occhi penetranti fissavano Giulio e il desiderio era palpabile.

La paura di cadere in tentazione, il desiderio di lasciarsi andare e i sensi di colpa, si accavallano nella mente di Giulio.

In una situazione familiare conflittuale che aveva vissuto tragicamente una perdita, nella quale Andrea faticava ad avere un semplice rapporto con il figlio e Francesca sembrava volere le attenzioni di Gabriele tutte per sé, lo scrittore adulto che seduce lo studente era impensabile! Una insidia quotidiana era il desiderio di abbattere le sue più intime difese, cedere alla sua seduzione per conoscerlo, amarlo, viaggiare nei suoi sensi.

Un’attrazione, una trappola divenuta un vero tormento: l’intensità di quella passione lo consumava lasciando un segno indelebile.

Essere liberi ed essere incatenati: due linee rette che camminano parallele... la scelta di disporre della propria vita può essere spaventosa quanto la scelta di rimanere imprigionati nelle proprie abitudini.

Il dolore quando una persona ti è entrata sotto la pelle e poi la devi lasciare, la devi perdere, non darà pace e Giulio, inconsapevole di ciò che si appresterà a vivere.
Cuore di serpente è narrato con una dinamica delicata, una storia che cattura l’interesse del lettore fin dalle prime pagine, un affascinante viaggio introspettivo alla ricerca di sé e dell’amore con un finale a sorpresa.