Difetti di famiglia di Jole Zanetti

Jole Zanetti, dopo aver narrato le sue personali esperienze in terra d’Africa in Diario africano, ha pubblicato Lacune, Racconti sgradevoli, Muri, Il cerchio. Ora torna a trattare un tema a lei caro: i meccanismi e i rapporti tipici della famiglia, ne Difetti di famiglia (Garzanti, 2020).

Un libro che colpisce al cuore, sia per lo stile dell’autrice (diretto, privo di fronzoli, non lascia scampo), sia per il narrato vero e proprio. Racconta la storia di Eva, sposata con Marco; i due hanno un figlio, Lorenzo. Un matrimonio come tanti, né particolarmente vivace, né brutto. I giorni segnati per i rapporti sessuali, la Messa alla domenica, il pranzo con i suoceri, l’acquisto di una villetta.
Una sera lei esce per andare a comperare le sigarette, che oltretutto fuma di nascosto dal marito, e svanisce nel nulla. Pare un classico. E allora ecco il suo scavo introspettivo, e poi quello di Marco e infine di Lorenzo, vittima inconsapevole degli errori degli adulti. Dove è finita Eva? È scappata? È morta? Da allora nulla sarà più come prima.

Posizionata su più piani temporali, la narrazione scava nei meandri più oscuri della famiglia all’apparenza. Perché tutti celano segreti nel proprio intimo che dovrebbero rimanere tali. Cosa succede se, invece, emergono prepotenti?
Una vicenda che si divora con voracità. Uno scavo intimo, introspettivo condotto con rara abilità dall’autrice, capace di mettere in evidenza le emozioni e i sentimenti degli umani in profondità. La storia di tante anime nere, riunite in un’istituzione chiamata famiglia, con tanti lati oscuri e poca luce. Ma forse anche per loro, come per tutti, è permessa la redenzione. Chissà…