Il 1979 è l’anno della CEDAW, la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, uno strumento importante nel diritto internazionale per la tutela del gentil sesso. Sono passati quasi 40 anni dalla sua emanazione eppure la battaglia contro la discriminazione delle donne è più viva che mai, basta guardare questo video.
Le donne sono ancora vittime di stupidi insulti e questo è il migliore dei casi forse, visto che la cronaca quotidiana ci insegna che possono essere protagoniste di vicende ancora peggiori.
Le donne sono costrette ancora oggi a subire differenze nelle retribuzioni, quote rosa, evidente sconfitta nella battaglia di genere, e continue allusioni, ancor più se hanno un bell’aspetto.
Donne e libri è uno scrigno prezioso in cui trovare una miriade di spunti di riflessione. Oggi lo apriamo per parlare di un’iniziativa connessa al Torneo Letterario IoScrittore (il 10 Maggio sono stati comunicati i 300 titoli che passano alla fase successiva). Non è nient’altro che una domanda: quali sono i personaggi femminili più belli della letteratura? Quali sono le #DonneNeiLibri che avete amato di più?
Questa domanda è stata fatta ad alcuni grandi scrittrici e/o scrittori. Ecco le loro risposte.
#DonneNeiLibri
Quali sono le #DonneNeiLibri più amate e perché? Un articolo comparso su Vanityfair.it ci svela il mistero.
- Rossana Campo, autrice tra le altre cose di "Fare l’amore", ha scelto Molly Bloom dell’Ulisse di James Joyce (1922), come esempio di
"femminile amore per la libertà, voce selvatica incarnata nei sensi nel corpo";
- Donato Carrisi, autore de "L’ipotesi del male", ha scelto invece Norma Bates di Psycho di Robert Bloch, una mamma che ha segnato lo scrittore:
"Perché così come la mamma ti fa, la mamma ti disfa";
- Glenn Cooper, autore de "Il calice della vita", ha scelto Scout, la bimba di "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee. Perché? Rappresenta
"l’innocenza che cerca di trovare un senso alla diseguaglianza fino a raggiungere la consapevolezza";
- Piero Dorfles ha amato Micòl de "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani:
"perché adorabilmente sfuggente, meravigliosamente snob, immatura, inarrivabile, misteriosa”.
- Wulf Dorn, autore de "Il mio cuore cattivo", ha amato Lady de Winter di "Rebecca" di Dafne du Mauriers:
"una persona intensamente umana. È emotiva, vulnerabile, soggetta a momenti di disperazione. Una persona che commette errori";
- Clara Sanchez, autrice de "Le cose che sai di me", ha premia un classico: Anna Karenina di Lev Tolstoj:
"è stata la portatrice di un avvertimento: in amore non bisogna concedersi in modo totale”.
E voi che dite? Quali sono le vostre #DonneNeiLibri preferite e perché? Usate l’hashtag e commentate sui nostri canali social!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Donne e libri: quali sono i personaggi femminili più amati?
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