Dove oggi è già domani
- Autore: Nicola Arcangeli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giraldi Editore
- Anno di pubblicazione: 2014
Quando ho avuto il libro di Nicola Arcangeli tra le mani sono rimasta subito attratta dal titolo Dove oggi è già domani, l’intreccio di un tempo passato con il presente nel quale si specchia il domani. È la chiave di lettura di questo particolare, complesso ed emozionante romanzo.
Un cadavere sfigurato viene ritrovato sugli scogli dell’isola Saint Paul nell’Oceano Indiano. L’isola non è abitata e da alcuni anni è stata scelta come base dall’agenzia scientifica per gli studi di meteorologia e geomagnetismo. Gli studiosi internazionali sono pochi e vivono in completo isolamento comunicando con la loro base appoggio nel continente. Il ritrovamento del cadavere mette in subbuglio la piccola comunità che provvede immediatamente ad informare gli enti preposti. Accanto al corpo, sono a terra sparsi diversi documenti probabilmente appartenenti all’uomo: è un italiano di Bologna e si chiama Marco. Sono i giorni a ridosso del Ferragosto, l’afa è insopportabile, e una telefonata arriva nell’ora più calda in caserma, a Bologna. Viene comunicato all’ispettore di polizia Luigi Ferrari, prossimo all’andare in pensione, del ritrovamento del corpo dell’uomo sull’isola deserta, dall’altra parte del mondo.
“Non ci sono rotte commerciali né turistiche, cosa poteva aver spinto un italiano a recarsi in una piccola isola dimenticata dall’uomo nel bel mezzo dell’inverno australe? Il quadro gli parve quantomeno bizzarro: in quel dossier qualcosa non tornava, non tanto riguardo le prime indagini, quanto alla storia in sé, gli pareva non avesse senso.“
L’inizio del romanzo è un giallo che incrocerà le vite di Luigi e Marco per poi evolversi in una trama narrativa complessa, ricca di risvolti e di una indagine che diviene introspettiva nel labirinto di una storia misteriosa. Il legame tra i due protagonisti è il dolore, una disperazione che nelle proprie vite è giunta al culmine. Luigi è prossimo all’andare in pensione, Magda avrà bisogno del suo aiuto ogni ora del giorno, l’Alzheimer sta avanzando e della donna che ha amato al di sopra di tutto e di tutti rimarrà solo il ricordo che riuscirà a custodire. Marco, invece, è rimasto solo nella casa che lo ha visto marito e padre felice. Da quando è morto Thomas, suo figlio, Grazia non è più con lui, è andata via e in quel silenzio che lo opprime e lo divora cerca di portare a termine le sue giornate che sono sempre più piene di angoscia e tormenti.
“Era accaduto tutto in un attimo: dalla serenità all’incredulità lo spazio era stato solo di pochi secondi. Avevano appena salutato il figlio che, in sella alla bicicletta, li aveva richiamati dall’incrocio cinquanta metri alla loro sinistra… pochi istanti, un brevissimo lasso di tempo in cui però le loro vite avevano incominciato a sgretolarsi.“
Imparare a convivere con il senso della perdita non è facile. Il dolore consuma il corpo, fin nelle ossa, non si hanno più forze e ci si vorrebbe liberare di quell’oppressione che non riesce a far respirare e che, come una morsa, stringe il cuore. Forse in un’altra vita, in un destino parallelo alla propria realtà, in un’altra dimensione, si potrebbero avere altre occasioni, forse una vita più giusta, lontano dalla sofferenze. Quante domande ci si pone senza riuscire a dare una risposta che possa allontanare il dolore! Sembrerebbe che l’inquietudine della propria vita vesta del tutto la propria identità.
L’autore pone interrogativi a se stesso e a noi lettori, coinvolgendoci nelle differenti dimensioni della storia narrata che corrispondono a due concezioni del tempo: il tempo reale e il tempo interiore, soggettivo, un modo diverso di vivere e rivedere il passato. Una trama investigativa che accresce gli affanni di un uomo, combattuto tra il bisogno di capire e l’angoscia dell’abbandono.
Dove oggi è già domani (Giraldi, 2014) è un romanzo il cui tema è un’esperienza di dolore e rinascita, un viaggio che descrive, come confessa lo scrittore, le paure più profonde dell’uomo, quelle più segrete per le quali non sempre siamo in grado di superare il sentimento di vuoto che manifestano. Le risposte sono all’interno dell’intreccio della trama, nel tempo passato, presente e futuro e nella nostra capacità di imparare a conoscere a fondo non solo le paure, ma anche gli amori, i desideri, gli ideali e di farne tesoro per arricchire la propria esistenza.
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Dove oggi è già domani è un romanzo molto bello. Affascinante per le valenze surreali, profondo per i temi affrontati, inquietante per il dolore che l’attraversa. Si tratta di un romanzo maturo che lascia il desiderio di rileggere presto questo autore che ci propone una compiuta alchimia di realtà e sogno, alla ricerca della conoscenza e dell’origine della vita e della morte. Ma il libro, pur affrontando tematiche esistenziali, mantiene una certa lievità: quella stessa che è alla base dell’avventura e che spesso ci è offerta dall’esistenza, pur nei momenti più caustici, a insegnarci che il nostro percorso si dipana lungo una mistura di realtà e fantasia. Solo questo connubio ci permette di sopravvivere nella tragedia dell’umano esistere. Perché senza fantasia, senza arte, non c’è vita degna di essere vissuta.
I personaggi delineati da Arcangeli si muovono concreti nel tessuto di questo racconto magico e tangibile al tempo stesso: Marco e Pierre ci vengono incontro guardandoci negli occhi e comunicandoci i loro pensieri, così che a tal punto ci pare di conoscerli da aspettarci di poterli rincontrare presto, come vecchi amici. E se questo avverrà sulla carta stampata sarà il più bello dei convegni, perché, come si sa, nell’umano scandirsi dei giorni poche cose hanno valore: "tuot le reste", come diceva Verlaine, "est littérature".