Engaged. Il libro di Renzo di Beppe Roncari

I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni è un classico della letteratura italiana, che a scuola tutti abbiamo studiato. Protagonista alla stessa stregua dei famosi sposi mancati, Renzo e Lucia, è il secolo in cui il romanzo è ambientato, ovvero il Seicento.
Quando qualcuno, come nel caso del milanese Beppe Roncari, si cimenta nell’audace progetto di rendere fruibile un capolavoro di questa portata, bisognerebbe sempre approfittarne per comprendere meglio un’opera che abbiamo sfogliato sui banchi di scuola e quindi ritenuta come un obbligo, più che un piacere personale.
Sarebbe un peccato rinunciare a tanti aneddoti, ci perderemmo diverse sfaccettature, legate soprattutto a un’intera epoca.
Engaged è il primo volume di una dilogia, titolato come Il libro di Renzo e pubblicato da Sperling & Kupfer nel maggio 2023. Si tratta di un esperimento di historical fantasy, meglio definibile come un retelling o nuova narrazione in chiave fantasy di quello che in origine è un romanzo storico.
Conservando sempre quel filo d’ironia che caratterizzava la prosa di Alessandro Manzoni, Beppe Roncari ha voluto far rivivere tutte le credenze del XVII secolo, inclusa la parte riguardante la magia e la superstizione, con annessi angeli, demoni, lupi mannari e quant’altro. Leggendo queste pagine si può realizzare che oscurantismo non era solo prerogativa del Medioevo, bensì vi sono strascichi che hanno toccato anche epoche successive.

Quel “What if?”, “E se?” è il motore immobile che ha fatto partire l’idea del romanzo. E se davvero l’Anonimo seicentesco, al cui ipotetico manoscritto si è ispirato Manzoni, fosse esistito? Manzoni avrebbe quindi modificato la storia a suo piacimento, e infatti la vicenda in Engaged è proprio narrata seguendo godibilissimi capitoli di “Intermezzo”, secondo tradizione, in cui il narratore onnisciente fa capolino in tutta la sua preponderanza. Lo stesso che arriva ad ammiccare al lettore e interagire direttamente.
Nelle tre parti di cui è composto il libro, vediamo alternarsi sulla scena i personaggi che abbiamo conosciuto nel classico manzoniano, insieme ad altri che sono frutto di una grande ricostruzione storica. E perché no? Anche il risultato della fervida fantasia dell’autore Roncari.
A tal proposito, vi è una Postfazione in coda al romanzo davvero illuminante, dove ci si diverte a scoprire se i soggetti inseriti sono reali o meno.
L’inizio è originale, come del resto l’intera opera. Perché non ci si aspetta che in un rifacimento dei Promessi Sposi, si parli di Giordano Bruno. Ebbene sì, mentre questo è condotto al rogo, vi sono due entità che tramano in gran segreto. Sono il demone Belial e l’angelo Mumiah, impegnati in una eterna lotta tra Male e Bene.
E cosa vogliono questi “signori”, dato che hanno assunto sembianze umane? Presto detto: impossessarsi del Libro segreto dello sventurato filosofo, confidando che esso abbia un grandissimo potere.
Viene da sé che i due loschi figuri ingaggeranno una ricerca serrata del suddetto volume, dato che scompare misteriosamente. E che la storia intersecherà quella più nota di Renzo e Lucia, sposi mancati e aspramente osteggiati, con tutti i personaggi che ruotano attorno alla vicenda.

Lo stile semplice, ma al tempo stesso elegante dell’autore, fa sì che non ci si annoi mai, in un’opera che si presenta molto curata nei particolari, sicuramente frutto di studi approfonditi e capillari. Avere fornito un taglio che vira al fantasy rappresenta un valore aggiunto, poiché può interessare le generazioni più giovani che forse non hanno avuto modo di apprezzare del tutto l’opera di Manzoni, ritenendola prolissa o un po’ pesante.
Riusciranno a maritarsi, Renzo e Lucia? Che dire del finale?
Lasciamo ovviamente un punto sospeso, anticipando solo che esiste già il secondo volume, col sottotitolo Il Segreto di Lucia. La saga continua, dunque.
Chi ne vuole usufruire?