Eresia di Massimo Citro Della Riva

Gli eretici sono quel gruppo sociale che, con il loro dissenso creativo, nel corso dei millenni e dei secoli hanno sempre contribuito all’evoluzione dell’umanità. Un grande "eretico" è stato ad esempio Galileo, che perfezionò il cannocchiale (forse ideato da occhialai fiamminghi), dentro il quale il cardinale Bellarmino suo accusatore si rifiutò di guardare poiché era assodato per lui, vittima del pregiudizio corrente e di interessi di potere, che Giove non possedesse lune e che la terra stesse immobile. La storia si ripete… Un tale precedente storico eclatante motiva il titolo del libro del dr. Massimo Citro Della Riva Eresia (Byoblu Edizioni, 2021, p. 383) con prefazione del prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo. Il sottotitolo recita: "Riflessioni politicamente scorrette sulla pandemia di Covid 19".

La dedica è la seguente:

"Dedicato alle vittime dell’epidemia, ai medici e agli infermieri caduti sul campo, a tutti coloro che hanno sofferto e soffrono e a chi sta cercando la verità.”

Il tema è forte, incandescente, appassionante. Porta allo scoperto molti misteri, sull’origine del virus, inoltre su gravi carenze relative alla gestione italiana dell’epidemia; sull’utilizzo, anzi sul non utilizzo di farmaci efficaci esistenti per la cura, compreso il plasma iperimmune; sulle responsabilità di tanti decessi, e altro ancora. Non si è voluto curare il malato a domicilio fin dal primo insorgere del male (medici dissidenti ed eroici però l’hanno fatto e lo fanno!), ma, dopo aver tenuto il paziente a regime di "Tachipirina e vigile attesa" secondo disposizione ministeriale, lo si è ospedalizzato in una situazione carente se non del tutto disastrosa. Non sono state fatte le autopsie, sconsigliate e proibite. Chi le ha eseguite lo ha fatto per il bene di noi tutti, contravvenendo agli ordini inspiegabili. Scrive Citro:

"L’Italia si è trovata impreparata all’epidemia, con posti letto e terapia intensiva insufficienti, per via dei gravi tagli operati in tanti anni alla Sanità pubblica. Sanità appaltata a privati, che dalle emergenze non guadagnano abbastanza e quindi investono poco.”

Nel quadro di tale realtà, l’allarme sanitario è stato dato con ritardo colpevole, mentre fin dal 3 gennaio 2020 il Governo "avrebbe dovuto far scattare qualche misura di emergenza, dal momento che ’il Governo era al corrente di tutto, lo so con certezza matematica’”.
Chi parla e l’avvocato Taormina, che ha sporto denuncia per "epidemia colposa".
Il dr. Citro pone l’accento sulla differenza tra Sars Cov 2 e Covid 19: il primo è il nome del virus, affine a un altro Sars già studiato e curato vent’anni fa; la seconda è la possibile infezione che si sviluppa dal virus. La differenza è essenziale, in quanto essere positivo al virus non significa affatto aver contratto la malattia. Il mondo è pieno di positivi asintomatici che non trasmettono nulla. Ma l’ambiguità della nomenclatura gioca a creare panico e paura, a moltiplicare i "malati" e ha imposto misure restrittive anticostituzionali inammissibili. Non esistono infatti studi ed evidenze scientifiche che giustifichino distanziamento, mascherine e lockdown, né uno stato emergenziale pandemico da protrarre tanto a lungo, il quale ha distrutto l’economia delle piccole e medie imprese. Le misure non sono di natura sanitaria ma politica. L’autore del libro preferisce chiamare epidemia lo svilupparsi della Covid 19, piuttosto che pandemia. I numeri dei decessi non sono pandemici, la Covid ha bassa mortalità.
Il virus si diffonde in chi ha poche difese immunitarie e disfunzioni intestinali:

“Il Sars Cov 2 si replica efficacemente in un terreno di crescita batterica portando a ipotizzare che questo virus colonizzi i batteri intestinali con meccanismo simile a quello dei batteriofagi, a conferma di certi antibiotici sul Sars Cov 2.”

Questo meccanismo rende inefficace e inutile la segregazione e il distanziamento fisico. Altra rivelazione scioccante: le temibili tromboembolie non sarebbero causate dal virus ma da iperventilazione! Quindi dall’intubazione dei malati.
Tra i vari scandali Citro denuncia l’ostracismo posto all’utilizzo dell’idrossiclorochina, conosciuta da almeno 70 anni, efficace farmaco usato contro la malaria e anche da Trump quando si è infettato. Dopo una spiegazione scientifica dettagliata, egli afferma che:

“L’idrossiclorochina ha tutte le caratteristiche ideali per confermarsi come farmaco di elezione nella profilassi e nella cura delle complicanze di coronavirus.”

Ma l’autorevole rivista internazionale "Lancet" ha pubblicato un falso studio sul farmaco (articolo poi condannato e ritirato dalla pubblicazione), dichiarandolo inefficace e dannoso. La messa al bando del prodotto ha impedito la cura dei contagiati, a tutto vantaggio delle case produttrici dei vaccini, la cui efficacia si sta rivelando molto dubbia a causa delle varianti (prodotte dal vaccino stesso, secondo l’autorevole parere di Luc Montagnier). Vaccini i cui effetti avversi gravi nel tempo sono sconosciuti, ma ipotizzabili da subito se si analizza il comportamento della proteina Spike indotta dal farmaco genico, la quale produce un eccesso di anticorpi, (tempesta citochimica), causa di malattie autoimmuni, i cui sintomi sono le stesse complicanze della malattia Covid.

Nel saggio viene dato ampio spazio a un ulteriore scandalo, ignorato dai media, quello della lettera firmata da 41 medici italiani e indirizzata al Ministro della Salute in data 14 aprile 2020. In essa medici, farmacisti, virologi, pneumologi, neurologi in servizio attivo in numerosi ospedali comprovavano l’efficacia di cura di antinfiammatori, cortisone e altro e ne chiedevano l’uso con un protocollo ufficiale. Il Ministro non ha mai risposto, il protocollo non è mai stato stabilito. Perché?

Eresia è stato pubblicato prima della tragica morte del prof Giuseppe De Donno, geniale ideatore della cura con il plasma iperimmune convalescente, in collaborazione con i medici prof. Fausto Baldanti e prof. Salvatore Casari. Essi hanno isolato il plasma del sangue per iniettarlo nei malati, riportando ottimi risultati, la loro completa guarigione. Hanno ricevuto attenzione all’estero in America. Anche in questo caso la soluzione efficace in casa nostra è stata ignorata: in Italia il professore De Donno è stato denigrato e deriso. Il suo plasma proibito! Era economico in quanto donato dai pazienti guariti, privo di effetti collaterali, non esistevano brevetti con i quali lucrare.

Pagine importanti sono dedicate al premio Nobel Luc Montagnier. Da subito un anno fa nei suoi laboratori liberi da condizionamenti e conflitti d’interesse con Big Pharma, egli aveva individuato anomalie nel virus, impossibili a trovarsi naturalmente: sono spezzoni di Dna del virus Hiv, questo è certezza della provenienza del virus da manipolazione genetica. Anche Montagnier viene deriso e trattato da rimbambito. Oggi dopo un anno gli si dà ragione. Certo che il demonio sa essere feroce…
Che cos’è veramente il laboratorio internazionale di Whuan in Cina? È in atto una guerra con armi biologiche? Per quali scopi?

Un capitolo di questo saggio scritto con scienza e coscienza e nel rispetto del Giuramento di Ippocrate (Primo non nuocere) riguarda l’affare conturbante delle onde 5G collegate ai vaccini nel corpo umano. Tale collegamento renderebbe l’uomo dipendente dalle macchine al punto tale da minare pesantemente il suo libero arbitrio, e con ulteriori conseguenze sulla salute. Ciò conduce nei territori oscuri dell’eugenetica.

È necessario restituire l’uomo a se stesso, conclude Massimo Citro nel finale.
Tante, troppe domande essenziali affollano le pagine del libro. Vengono date risposte su cui soffermarsi per capire.

Massimo Citro (1956), oltre che laureato in Medicina e Chirurgia, in Lettere Classiche a indirizzo storico, è specializzato in Psicoterapia. Lavora a Torino come medico e ricercatore indipendente. È autore di numerosi saggi scientifici e storico-letterari.