Fiamma e ombra
- Autore: Emiliano Mecati, Alessio Seganti e Federico Marangoni
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
Alessio Seganti, Emiliano Mecati, Federico Marangoni: tre nomi in copertina, sopra il titolo Fiamma e ombra del romanzo storico pubblicato nei primi dell’autunno 2020 dalla casa editrice chietina Solfanelli, Gruppo Tabula Fati (304 pagine).
Fino a due coautori si può tentare di comprendere le dinamiche della stesura a quattro mani di un’opera narrativa: qualche coppia sviluppa capitoli separati e poi li combina, altre lavorano costantemente insieme. Arrivati a sei mani, però, alziamo le nostre, rinunciamo a investigare su come si possa procedere alla creazione del prodotto e ci lasciamo prendere dal valido climax creato dal trio di autori, tutti al primo romanzo, di contenuto storico e certamente di fantasia. Nel complesso resta fedele alle vicende reali della Bologna di fine 1300, ma con un crescendo del pathos narrativo che vira progressivamente verso il giallo, con toni di profondo nero.
Sebbene si tratti indubbiamente del primo romanzo storico, non è la prima pubblicazione per nessuno dei tre. Marangoni, nato nel 1981 (under 40 rispetto agli altri, che hanno doppiato i 45 anni), insegna storia medievale nell’Università Primo Levi di Bologna, ha già pubblicato saggi di ricerca storica ed è attivo nel settore della scherma medievale, studiata ed anche praticata. Seganti da Lugo (romagnolo, a differenza dei coautori, bolognesi), docente di fisica nei licei e ricercatore nel settore delle nanotecnologie è attivo da quindici anni con Mecati (tecnico e progettista) nel mondo dei giochi di ruolo. Insieme, hanno alle spalle due romanzi di fantascienza, firmati in coppia.
Fiamma e ombra? Fiamma, innanzitutto: l’incendio che a metà febbraio 1390 distrugge un magazzino e una scuderia, con due sfortunati cavalli, accanto alla parrocchia di San Bartolomeo di Reno, nel centro di Bologna, oggi chiesa di Santa Maria della Pioggia. Il rogo, che ha richiesto l’impegno di tanti volontari per lo spegnimento, si è sviluppato durante la fuga di qualcuno entrato per rubare alcuni documenti. Non è stato provocato di proposito e non ha causato danni eccessivi (non ditelo alle povere bestie carbonizzate), ma certo uno sconosciuto si è allontanato con un pacco di fogli e non senza avere riportato qualche dolorosa ustione.
Qualche ora dopo, c’è chi valuta trascurabili le perdite, dimostrandosi più irritato dal furto di certi atti che afferma di dover recuperare al più presto.
A questo punto, uno dopo l’altro, vediamo entrare in scena i primattori di un romanzo corale e molto popolato da comprimari e comparse.
Il magister Domenico Fiamma ha ripreso l’insegnamento del diritto nella prestigiosa università felsinea ed è consapevole tanto dell’invidia per il ruolo che dell’ostilità di chi sospetta del suo allontanamento volontario per un anno a Ferrara. L’auto esilio gli era sembrato indispensabile, per sottrarsi alle accuse di collusione con una congiura filoviscontea, ma fortunatamente il coinvolgimento non è arrivato a conoscenza del podestà. Da qui la possibilità di tornare in città e alla docenza, in uno dei più importanti atenei d’Europa, nel quale proprio il diritto è la materia d’eccellenza. Giuristi, dottori in legge e notai sono tra le figure di maggiore rispetto in una città ricca, per le fortune dell’Università e del commercio della seta, ma indebolita dalle lotte di potere tra il libero Comune e la Chiesa, con i potenti vicini a fare da pesante incomodo: il Ducato di Milano dei Visconti e la Repubblica medicea di Firenze.
Bertram Duval, marsigliese, è in città per studiare legge e sta acquisendo sempre più abilità nella scherma, con la bella spada che il papà gli ha fatto costruire su misura, in vista del soggiorno in Italia. L’ottimo maestro Nerio ha visto in lui qualità di eccellente uomo d’arme e l’ha incaricato di fargli da aiutante nella scuola di scherma.
Lucia Fiamma è figlia del magister Domenico. La vediamo impegnata a seguire un’autopsia, affiancando il medico che la esegue e poi a suturare un’arteria, salvando un malcapitato ferito. Pur avendo solo 23 anni, ne ha già viste tante, è minuta ma gli occhi sono volitivi, come il carattere, non ne vuole sapere di restare soggetta al ruolo secondario delle donne nella società e nella famiglia. È un personaggio storico autentico, nel romanzo è stata cresciuta dal padre come un maschio, le ha consentito di imparare a leggere scrivere e Lucia lo ha ripagato con intelligenza e profitto. S’intende di tutto, anche di chimica e scienze.
I Domenicani incaricano il magister di condurre indagini sull’incendio, per individuare i colpevoli, portarli in tribunale e assicurare un congruo risarcimento alla Chiesa. Si aspettano un lavoro preciso e rapido: con la sua maestria nella legge deve fare per loro qualcosa che non sono in grado di fare, in cambio riceverà un compenso e lo aiuteranno a cancellare ogni ombra. Una proposta generosa, perfino troppo, che Domenico non può rifiutare. Tuttavia, non si sente in grado di assolvere da solo al compito e chiede la collaborazione della figlia e del giovane allievo, bravo con la spada, Bertram. Il padre è un ricco commerciante marsigliese di tessuti e questo incrocerà lo sviluppo delle seterie bolognesi, come avranno un ruolo in questa storia la Fabbrica di San Petronio (il progetto di tempio colossale) e le trame di un prelato potente e terribile, Baldassarre Cossa, di cui si sentirà tanto parlare.
Bologna e Piazza Maggiore non sono ancora quelle che conosciamo: anche questo aspetto ha il suo fascino nel romanzo.
Fiamma e ombra
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