Gorky Park di Martin Cruz Smith

Gorky Park (Mondadori, 2014, traduzione di Pier Francesco Paolini) è un celebre thriller di Martin Cruz Smith, pubblicato per la prima volta nel 1981 e da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Michael Apted.
L’avvincente trama racconta un’indagine pericolosa.

La storia inizia con un macabro ritrovamento. Anzi, tre.
Tre corpi sepolti sotto una coltre di neve. Si tratta di tre cadaveri orrendamente mutilati.
Chi può aver commesso un’atrocità simile?

A indagare sarà Arkady Renko, capo della squadra omicidi di Mosca e figlio di un famoso generale dell’Armata Rossa.
Inutile sottolineare che il nostro detective capirà subito che non si tratta di delitti comuni ma che sotto c’è qualcosa di più grosso. Molto più grosso.
Scava scava, il nostro scoprirà tasselli che collegheranno, in un modo o nell’altro, le tre vittime.
Tasselli che comporranno un mosaico immenso e spettrale.
E pericoloso, inutile sottolinearlo.

Martin Cruz Smith ci porta indietro di qualche decennio e lo fa con la sua penna precisa e pungente.
Uno stile narrativo che disegnerà davanti a noi uno scenario così vivido da farci sentire protagonisti e non meri spettatori.
Pagine che hanno avuto anche una trasposizione cinematografica che ha ammaliato a sua volta migliaia di persone.

Un libro consigliato a chi ama le storie di spionaggio, a chi vuol rivivere un poco in quel passato che faceva tanta paura ma che, talvolta, guardiamo con nostalgia.
Un libro universale.