Grande Meraviglia di Viola Ardone

Viola Ardone completa la trilogia ambientata nell’Italia del dopoguerra, con il libro intitolato Grande Meraviglia, che viene segue i precedenti successi Il treno dei bambini e Oliva Denaro.
Grande Meraviglia è un romanzo di eccellente qualità, scritto con una prosa elegante e raffinata. Si legge divorando una pagina dopo l’altra, con ansia e curiosità intellettiva.
Il romanzo è un viaggio nella mente e nelle sue deviazioni. Racconta la storia di Elba.

Elba, che ha il nome di un fiume del Nord.

Sua madre, Mutti, è internata in un manicomio. È stata ricoverata lì per stessa volontà del marito, che la considera una donna abietta, di facili costumi. La donna attende un figlio che il marito dichiara non essere suo.
Così nasce Elba e la madre la alleva in quel luogo così triste.

Nel candore dello sguardo di Elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che Viola Ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza.

Chi è veramente Elba? Qual è la storia di questa donna?

Quando arrivai al Fascione era già lì, da sempre. Una biondina esile con gli occhi grigi. Mi disse Colavolpe che sua madre era scappata da Berlino prima che chiudessero le frontiere, aveva conosciuto il rampollo di una famiglia dell’aristocrazia napoletana e lo aveva sposato. Quando lei era rimasta incinta di un altro, il marito l’aveva fatta internare, forse per evitare la vergogna e ottenere lo scioglimento del matrimonio presso la Sacra Rota. Elba era nata al Fascione, una piccola cosa destinata a rimanere lì, attaccata al suo destino.

E chi è Meraviglia, di cui già si fa cenno nel titolo? È il bel dottorino, innovativo e a sua volta un po’ pazzo, che si ostina a voler curare chi da curare non è.
Il suo arrivo sconvolge i già fragili equilibri della struttura:

Più tardi arriva il dottorino senza grembiule: con la camicia verde a quadri e i pantaloni di velluto beige, i capelli rossicci e spettinati, sembra un albero in autunno dopo un colpo di vento.

Sarà lui a vincere sulla malattia? A causa del suo metodo finisce pure arrestato:

Suonarono più volte all’alba. Polizia, avevano un mandato di cattura, il motivo non era possibile saperlo prima di arrivare in commissariato. (…) I condomini mi guardavano dall’alto mentre attraversavo il cortile, così gridai: mi dichiaro prigioniero politico, viva la libertà.

Che accadrà quando Meraviglia deciderà di portare Elba in casa sua presso la sua famiglia, per farla studiare e salvarla da un destino avverso?
Un romanzo di grande impatto emotivo. Il narrato alterna la storia di Elba a quella del dottor Meraviglia, con uno stile che non può che affascinare.
Ma chi è veramente Meraviglia? Quell’uomo è destinato a fare grandi cose:

Il signore sexy di mezza età con i baffi gialli di nicotina e la dentiera . non sarò più il condomino del secondo piano, quello che si lamenta tutti i giorni a balconi unificati per la decadenza del mondo, non sarò più il Grande Meraviglia, psichiatra rivoluzionario in pensione e psicanalista per signore ricche e annoiate.

Un viaggio preciso e minuzioso nella malattia mentale, che:

È un territorio così buio e sconfinato che anche l’esploratore più esperto rischia di perdere la strada.

Grande Meraviglia è un romanzo che strizza l’occhio a Le libere donne di Magliano di Mario Tobino, di antica memoria. Con uno sguardo disincantato, ma profondo, si cerca di applicare le regole in un mondo che non ne ha, così che si stabilisce:

La regola del sempre, te ne vai quando è novembre. È la regola del mai, nel ricordo resterai.

Libro di grande fascino, è un interrotto flusso di coscienza che conquista per bellezza della trama e dei personaggi narrati. Intrigante e avvincente, non si può non amarlo con passione e ammirare ogni pagina.