Guarire senza medicine
- Autore: Raffaele Morelli
- Genere: Psicologia
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2012
Qualche settimana fa ascoltando in streaming radio rtl 102.5, sentii l’intervento di Raffaele Morelli che presentava il suo nuovo libro, Guarire senza medicine - Mondadori editore. Ho aperto la scheda IBS fra i miei preferiti e in qualche click ho ordinato il libro che mi è stato consegnato in 24 ore. Magnifico!
Mi è sempre piaciuta la voce di Morelli: trovo che abbia il dono di catalizzare un processo di autoconsapevolezza e sfogliando le pagine del suo libro la lettura diventava ascolto di una voce universale che parla della capacità del nostro corpo di guarire senza farmaci. Una voce amica che racconta di parole potenti capaci di evocare e attivare energie che sanano o che al contrario fanno ammalare.
Non dobbiamo dimenticarci che il cervello produce incessantemente le risorse creative, riparatrici, rigeneratrici. E’ a loro che dobbiamo dirigere il nostro sguardo, non verso i disagi o i problemi. Loro sono la cura: sono i codici dell’anima.
L’autore approccia la malattia come un’autentica manifestazione dell’anima: soffriamo e ci ammaliamo quando l’anima “alza la voce”. Diventa allora fondamentale l’ascolto silenzioso di questa voce, che è in grado di riportarci alla guarigione. Se invece decidiamo di zittire questa voce con un farmaco perché vogliamo solo sfuggire al dolore, allora questa si incanterà su tutta una serie di sindromi e cronicità.
In questo discorso interrotto fra anima e individuo, i medici hanno la loro parte di responsabilità perché non hanno più la capacità di ascoltare la persona malata, si affidano ai protocolli che prevedono questo o quel rimedio per questo o quel disturbo.
I medici hanno travisato la competenza, che loro deriva dagli studi che hanno compiuto, con la conoscenza che è ulteriore a una visione a compartimenti stagni dell’essere umano. La conoscenza vede la persona, non isola il sintomo.
Morelli denuncia la dimensione ormai paradossale in cui ci ha cacciati la nostra modernità: vincenti e impasticcati. Gli Italiani sono intossicati dai farmaci con enorme gioia dei bilanci della industrie farmaceutiche e i bambini purtroppo sono i più imbottiti di medicine.
Tra l’altro la tendenza è quella di trovare nuovi disturbi per immettere nel mercato nuovi farmaci, di questo passo arriveremo a considerare l’originalità come una pericolosa tendenza da modulare.
Viene ribadito più volte il concetto che il dolore deve essere libero di espandersi dentro di noi perché solo in questo modo la nostra innata capacità di sanarci si può sprigionare.
In questo processo di autoguarigione inizieremo a fare l’amicizia delle inesauribili forze ancestrali che ci abitano le quali irrompono e tormentano. Queste forze sono le grandi energie che gli antichi ascrivevano agli Dei, le quali ora non avendo più Eroi da consacrare si divertono a centrifugare la mente umana, lanciando ripetutamente falsi allarmi: tachicardia, oppressione al petto, panico, sudorazione intensa, sindromi di ogni natura nonché le immancabili perversioni notturne.
Di tutti i linguaggi del corpo, quello cutaneo è il più sincero, il più vero, il più autentico….La psiche esercita maggior influenza sulla pelle che su ogni altro organo, la pelle è un importantissimo organo rivelatore di emozioni.
Ascoltando il testo che scorre fluidamente spicca una parola sulle altre ed è Anima, la quale è universale e ci sottende.
Un ascolto che val la pena prestare (e Morelli ha davvero il dono della parola) perché se impariamo a leggere i codici della malattia, troveremo le parole originali per arrivare a scrivere la nostra guarigione, che diventa vera scoperta di sé ed è questo il grande dono che ogni malattia ha in serbo per noi.
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