Halo. La caduta di Reach di Eric Nylund

“Un leader deve essere pronto a mandare i soldati sotto il suo comando alle loro morti”

Scritto da Eric Nylund e pubblicato da MultiplayerEdizioni nel 2007, “Halo. La caduta di Reach” è il primo romanzo di genere fantascientifico ispirato all’omonima saga videoludica.

In un futuro non troppo distante, gli umani hanno colonizzato oramai quasi tutto l’universo, grazie alle scoperte tecnologiche in ambito spaziale, non trovando mai nessun ostacolo. La pace sta però per finire, alcuni ribelli iniziano a creare scompiglio nelle colonie, uccidendo, rapendo, rubando e terrorizzando tutti, con lo scopo di prendere il potere. Dovendo reagire al più presto, la UNSC (United Nation Space Commando), cioè il braccio scientifico, militare ed esplorativo delle Nazioni Unite, affida alla dottoressa Halsey il compito di costituire un nuovo tipo supermilitari, basandosi su esperimenti sul corpo umano: nasce così il progetto SPARTAN-II.
Trecento bambini vengono rapiti e portati sul pianeta Eridanus II, tra cui John, il protagonista del libro e della saga videoludica, per essere sottoposti a vari esperimenti molto spesso mortali. Lui sarà uno dei pochi a sopravvivere a gli esperimenti e ben presto diverrà il Leader. Armati da corazze, le squadre di SPARTAN-II guidate da John riusciranno facilmente a sbaragliare i ribelli, ma una nuova minaccia assai più pericolosa incombe sul pianeta Reach: una flotta di alieni, i Covenant.
Starà a lui e alla sua squadra difendere il pianeta, anche a costo della loro vita.

Scritto in poco meno di un mese, il romanzo ci fa immergere subito in un ambiente bellico, anche se poco cruento, narrando in modo molto dettagliato ed efficiente le scene d’azione, rendendo facile l’immersione nelle pagine. Piccoli flashback ci vengono più volte presentati, spesso per caratterizzare uno dei protagonisti o far conoscere la loro storia, seppur in modo riassuntivo. Per metà del romanzo ci si affeziona ad alcuni protagonisti, per poi odiarli successivamente, si crea così una sorta di “rapporto” tra i protagonisti e i lettori. Ben pochi colpi di scena degni di nota, ma molte scene ricche d’azione e di suspense, ottime per gli amanti dei romanzi bellici.
In conclusione, romanzo consigliato maggiormente a chi conosce la saga di “Halo”, poiché è un prequel a tutto ciò che si scoprirà successivamente, ma, appunto per ciò, consigliabile agli amanti del genere fantascientifico-bellico.