I segnati
- Autore: Emanuela Monti
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giraldi Editore
- Anno di pubblicazione: 2013
“ Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. Luigi Pirandello. “
In una verde cornice di pace nell’Appennino tosco-romagnolo, a Bagno di Romagna, si svolge la nostra vicenda. Un’atmosfera giusta per un noir dalla trama coinvolgente, una storia complessa e dagli elementi misteriosi che invogliano il lettore a una lettura senza sosta, fino alla fine.
La protagonista del romanzo e narratrice della storia lavora in uno dei centri termali da più di trent’anni e inizia a raccontare di sé, e della sua vita. Le terme sono un rifugio di benessere per chi viene da Milano, da Bologna e da Roma. Le cure che si ricevono sono così benefiche e salutari da cancellare lo stress che si accumula nel vivere in una grande città. Beatrice, una cliente abituale delle terme, viene trovata morta nella sala nebulizzazioni. Una signora dai modi speciali, racconterà la nostra protagonista al detective che si occupa del caso. Molto fine e dal gran fascino da sembrare una ragazzina, boccuccia a cuore e un nasino perfetto, di solito vestiva di nero o di grigio e il marito la tradiva. Il commissario Beccafico, un po’ goffo, dalla testa piccola da sembrare somigliante al rivale di Bracciodiferro, si occupa del caso e la nostra protagonista è convinta che senza il suo aiuto non potrà essere in grado di risolvere il mistero.
“Ha la testa troppo piccola per portar avanti questa indagine … è uno di quelle persone che non si riesce a immaginare da bambino. Doveva essere uno di quei ragazzi flemmatici che sembrano già adulti, che pare non abbiano mai conosciuto l’irruenza avventata dell’infanzia. Uno di quei bambini lunghi e silenziosi, che a scuola vengono piazzati negli ultimi banchi … un bambino che se riesci a pensarlo, lo pensi perduto …. il mio intuito coglie sempre nel segno. “
Il lavoro nel reparto inalazione ha sviluppato in lei una capacità visiva nel riconoscere le patologie legate alla respirazione o ai difetti del naso: nasi adunchi, nasi bitorzoluti, nasi piccoli, nasi grandi,con una piccola protuberanza che sporge da un lato o dall’altro. Sono anch’essi dei segni, ripete di continuo a se stessa, e lo avevano capito bene gli Antichi. Si era diplomata in arte e non proseguendo gli studi, si era accontenta di quel lavoro.
“Così a vent’anni già sapevo quale sarebbe stato il mio destino. Una via tracciata in modo chiaro, nessuna grande aspettativa e quindi nessuna grande delusione, quanto alla carriera.“
Dopo la morte del padre, vive con la madre anziana occupandosi anche di quel fazzoletto di terra, un piccolo frutteto che il padre amava coltivare. Era la persona che amava di più. Aveva un bel viso con un naso regolare, un naso da ragazzo non come quello della madre, vecchia prepotente, con una gobba che pare essere il dorso di un dromedario. Trascorre i fine settimana lì nel frutteto, bisogna estirpare le erbacce, curare le piante e raccogliere i frutti, proprio come faceva il padre.
“Lassù tengo tutte le mie cose, tutto quello di cui quell’impicciona di mia madre deve rimanere all’oscuro …. l’abilità di trovare i frutti della natura è un segno … la natura non rivela a chiunque i suoi segreti, non concede a tutti i suoi doni. Lo fa con quelli che ha eletto. “
Nel giro di pochi giorni si susseguono altri due casi di omicidi, ancora due donne. Una storia ingarbugliata, le confessa il commissario, mentre ammira gli alberi del suo frutteto. La polizia brancola nel buio: le vittime sono state assassinate con un veleno, il cianuro, lo stesso utilizzato per uccidere la prima volta. Chi ha commesso e qual è il movente di questi delitti?
I segnati (Giraldi Editore, 2013) è un romanzo dalla trama investigativa appassionante e avvincente. Un noir dai risvolti psicologici che sovverte le regole del genere per narrare delle zone più buie e nascoste che a volte affiorano dall’inconscio. Ma chi sono i segnati? La lettura del romanzo, piacevole e piena di sorprese, ci svelerà il mistero. Raffinata è la copertina del libro, una copertina d’autore che riporta l’opera Inquietudine della valente artista Roberta Zambon.
Emanuela Monti, scrittrice toscana, vive a Milano dove insegna inglese. E’ specializzata in lessicografia. Dopo aver collaborato con varie case editrici, ha pubblicato nel 2008 il suo primo romanzo Cronaca di un mancato Grand Tour e nel 2010 il racconto Graffiti nell’antologia dell’editore Perrone.
I segnati
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