Il bacio dell’Assunta
- Autore: Giovanni Cocco
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
Dopo l’apocalittico "La caduta", Giovanni Cocco ambienta il suo libro in una cittadina sulla sponda occidentale del Lago di Como, in posti conosciuti ai lettori tramite le narrazioni di Andrea Vitali. Sembra che questo lago porti creatività, gusto del bello o, forse, si tratta semplicemente di un caso, un fortuito accadimento.
I personaggi sono tenuti lontani da un bozzettismo facile, anche se ci sono gli elementi di cittadini di paese del 1980, che vedono Milano come una città lontana, enorme, la città da bere nel periodo economicamente felice degli anni Ottanta, dopo l’austerità degli anni Settanta.
A Mezzegra, però, i cambiamenti sono minimi: c’è il sindaco, il parroco Don Luigi, la perpetua, il sagrestano, i contadini e gli impiegati. Giovanni Cocco prende per il primo capitolo de "Il bacio dell’Assunta" una frase tratta dal romanzo di Georges Bernanos, ovvero "Diario di un curato di campagna".
L’avvenimento che scuote Mezzegra è la sparizione della Madonna del Carmine dalla Chiesa di Sant’Abbondio: chi è stato? Chi si è macchiato di questo peccato?
Angela Bordoli, l’organista della chiesa, rimane particolarmente amareggiata dal furto, forse perché sta attraversando un periodo della sua vita non facile.
Vediamo con che mano felice Giovanni Cocco parla della "ragazza":
Gli anni della giovinezza erano passati velocemente e senza sussulti e la donna si era ritrovata, poco meno che quarantenne, con la definizione di zitella senza speranza cucita addosso.
Angela, orfana, si prende cura del fratello, una testa calda, e ama, riamata segretamente, l’anarchico Bernasconi, un patito dell’aviazione. I personaggi sono tanti e si muovono in una struttura narrativa perfetta.
C’è una bambina malata, che deve partire per gli Stati Uniti, ci vogliono venti milioni che il Parroco riesce a trovare. Come, non lo dico, ma lo scrittore sembra dire che il bene può arrivare anche da azioni malevole e di dubbia moralità. Il bene assoluto, tra gli umani, non esiste.
C’è il sagrestano che ha da dire della sparizione della Madonna, ma Don Luigi non può svelare un segreto. La confessione resta segreta, per la vita.
Intanto l’anarchico Bernasconi si strugge d’amore per la bella Angela e il maresciallo Gargiulo non riesce a sbrogliare la matassa della sparizione.
La scena del corteggiamento tra Bernasconi e Angela sembra appositamente uscito dalla penna di una Liala o di altre scrittrici d’antan.
Forse quella sarebbe stata l’occasione per un bacio vero. Mica di quelli sulla guancia. No, il Bernasconi sognava un bacio di quelli veri, come nei film, con il volto di Lei che scompare tra le braccia di Lui.
Un libro gradevole, come già scritto, una commedia morale con un fraseggio noir, una delizia.
Il bacio dell'Assunta
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