Il borgo dei segreti intrecciati di Simona Soldano

Dopo aver pubblicato, con successo, il suo libro intitolato Mare calmo, isolati misteri, Simona Soldano torna in libreria con un nuovo libro. Il borgo dei segreti intrecciati, pubblicato da Garzanti, è un romanzo al femminile per una lettura che scalda il cuore.
Il borgo dei segreti intrecciati ha in sé alcuni elementi caratteristici, già di per sé, fonte di sicuro interesse, che sono:

“un’inguaribile misantropa. Un borgo isolato, all’apparenza perfetto, un mistero da risolvere.”

La misantropa di cui si fa riferimento è Martina,

“Per voi amanti dell’arte, mi presento: sono senzamusa, una pittrice in erba, in cerca di ispirazione e solitudine. Dopo una breve e intensa esperienza su una minuscola isola del Tirreno, dove ho soggiornato accanto ad un faro, sono tornata a Roma. Ma la città ha spento completamente la mia vena artistica.”

Dunque il luogo dove va a rifugiarsi è Borgo Grifone, dove pare vivere un importante pittore, che Martina anela a conoscere. Il pittore è Fiorenzini, un grande maestro che pare vivere lì, in una grande dimora:

“L’accesso all’antica residenza è aperto. Un cartello sbiadito avverte della presenza di un cane, con il pennarello qualcuno ha cancellato con una croce la figura del rottweiler ringhioso e ha scritto maldestramente un nome: Flannery VIII. Mi chiedo con un brivido di quale razza sia. “

Riuscirà la cara ragazza a fare l’incontro, destinato a mutare per sempre la sua vita? Qual è il segreto che caratterizza il borgo di cui nessuno a conoscenza, su cui Martina inizia a porsi delle domande?

“Borgo Grifone è esattamente lo stesso dell’immagine sul sito. (…) La strada infatti prosegue dopo casa mia per un centinaio di metri fino a raggiungere le altre abitazioni del borgo, attaccate l’una all’altra come pinguini durante una bufera glaciale, e dove pertanto sembra sgomitare per farsi spazio.”

A complicare ulteriormente una matassa molto ingarbugliata è la morte violenta di un famoso critico d’arte, tale Sergio Miniere. Chi è stato ad ucciderlo? E perché?

Una lettura carina e assai simpatica. Il libro è caratterizzato da un linguaggio semplice, ma preciso e puntuale. La trama è ben congegnata e il mondo dell’arte, secondo protagonista in divenire del narrato, è reso con puntigliosità di ricerca e di conoscenza. Per gli amanti del giallo, un libro da conoscere passo per passo; per gli amanti del genere rosa una lettura accattivante, ricca di pathos e di malia. Per me una lettura godereccia e perfetta per i tempi estivi.