Il canto dei papaveri rossi. Condanna e redenzione di Esterina, divenuta donna ancor bambina
- Autore: Stella Rabia
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Ci sono storie scritte nel presente che sono in grado di trascinare il lettore in un lontano passato, dentro a un mondo atavico dove tutto sembra essersi fermato. Questo è il caso de Il canto dei papaveri rossi. Condanna e redenzione di Esterina, divenuta donna ancora bambina di Stella Rabia, edito da Fefè Editore e inserito nella collana “Pelo nell’uovo”.
Il romanzo, ispirato alla figura della nonna paterna della scrittrice, ha per protagonista Esterina, una figura femminile che già al momento della sua nascita sperimenta sulla propria pelle i segni di un’esistenza tormentata.
Esterina nasce nei primi anni del Novecento, in una notte terribile, funestata da un terremoto che rade al suolo molti paesini del sud Italia.
Il pezzo di penisola dove vive Esterina è piccolo, chiuso, arido e aspro come le persone che lo abitano e, non a caso, quello che domina ovunque è un senso di arretratezza umana e sociale così radicata nei personaggi, da rendere quasi vana la speranza di un cambiamento con personaggi che richiamano alla memoria i “poveri umili” presenti nei romanzi del secolo scorso di Corrado Alvaro, Carlo Levi e Ignazio Silone.
In questo luogo Esterina, fin dalle prime pagine forte e coraggiosa, deve subire, come accade a molte altre donne, i soprusi del prossimo che, nel suo caso, culmineranno nelle violenze di Carmine, uomo sposato che non si pone limiti pur di ottenere quello che vuole. Esterina si ritrova giovane, incinta, etichettata come una poco di buono dall’intera comunità e pure dalla sua famiglia che la caccia di casa e non vuole aver più nessun tipo di rapporto con lei.
Per la giovane vittima di violenza nessuno ha pietà, tranne zia Magara che, con altre poche donne, cercherà di restare vicino a Esterina e di aiutarla a ricostruirsi una nuova vita.
La ragazza è una vittima, e nessuno sembra volersi rendere conto di questo e la lasciano sola, compreso il caro amico (o forse qualcosa di più) Leonardo e il padre al quale lei vuole un bene incalcolabile.
Vista la reputazione di “donna di facili costumi” che le è stata cucita addosso, tutti gli uomini dai quali la ragazza si reca cercando lavoro, per guadagnare i soldi per se stessa e per quel bimbo che nascerà, si sentono legittimati a farle proposte indecenti. Esterina però, a differenza delle dicerie bigotte e ignoranti del paese, ha dei valori profondi che la animano da sempre, come il rispetto per la propria persona e per al vita che porta in grembo e l’intraprendenza di costruirsi un futuro degno.
A ostacolare continuamente la vita di Esterina c’è Carmine, il suo aguzzino, colui che in barba alla moglie e ai figli che ha a casa, ha abusato di una giovane e continua a tormentarla, nonostante lei non ne voglia saperne nulla (e non lo ha mai voluto) di lui. L’uomo è un incubo per Esterina, una sorta di stalker che la vorrebbe tutta per sé, anche se lui non sa che per quello che ha fatto sarà severamente e brutalmente punito; da chi si capirà solo poi.
Il canto dei papaveri rossi di Stella Rabia è sì la storia di una donna, ma tra i tanti temi (maternità, rispetto, violenza, pregiudizio, ignoranza, vita di provincia) messi in ambito narrativo c’è anche il tema della diversità. Quella di Esterina che è esclusa da tutti per quello che le è accaduto, anche se non è colpa sua e la diversità dell’ispettore che indaga sul fattaccio accaduto a Carmine e che è tenuto sotto osservazione per le sue amicizie maschili.
Qui nasce un domanda: una società che non riconosce lo stato di vittima di violenza a Esterina, che la abbandona al suo destino e che solo alla fine la vedrà per come è, come potrebbe accettare l’amore tra due persone dello stesso sesso?
Il canto dei papaveri rossi. Condanna e redenzione di Esterina, divenuta donna ancora bambina di Stella Rabia fa riflette sul peso che i pregiudizi, pettegolezzi radicati possono avere su una comunità impedendole di vedere la verità della cose e dei fatti.
Allo stesso tempo il libro della Rabia è un romanzo di vita e di formazione, dove una giovane donna dovrà superare dure e tremende prove prima di trovare la propria pace e di avere un riscatto sociale, per spazzare via l’onta di colpe non proprie, ma nate dall’ignoranza comune.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il canto dei papaveri rossi. Condanna e redenzione di Esterina, divenuta donna ancor bambina
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