Il dottor Antonio di Giovanni Ruffini

Giovanni Domenico Ruffini (1807-1881) fu un autore genovese dell’Ottocento, legato al Risorgimento: durante i suoi studi alla facoltà di Legge, il fratello gli presentò Giuseppe Garibaldi, di cui condivise gli ideali, scrivendo alcuni romanzi sul tema risorgimentale.

Nelle edizioni Malipiero, da bambina lessi Il dottor Antonio, che, pubblicato nel 1955, è il suo più grande successo letterario (recentemente, è stato pubblicato da Nabu Press, tradotto da M. Carcano). Il romanzo narra della patetica storia d’amore tra un medico italiano votato alla causa nazionale e una giovane inglese, Lucy.

I due giovani si frequentano, ma il loro amore è impossibile a causa delle convenzioni sociali dell’epoca; il finale non potrà che esser tragico.

Lo stesso Ruffini ammise di aver scritto l’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica inglese sulla situazione italiana. Il romanzo, infatti, fu pubblicato in Inghilterra, dove l’autore si trasferì nel 1837.

Il libro ebbe un grande successo di pubblico, per la semplicità e il sentimentalismo che lo pervadono, tanto da essere trasposto nello schermo cinematografico e televisivo. Inquadrato nel contesto della sua epoca, non si può negare che abbia un suo fascino.

Il personaggio di Lucy, ragazza bionda e delicata, è lo stereotipo della dolce fanciulla amata, mentre il dottor Antonio è l’emblema del giovane severo e bene intenzionato che si strugge per la ragazza ricca. L’amore dei due è contrastato da Sir James, il padre di Lucy, l’unico personaggio effettivamente credibile.

Belle le descrizioni della Riviera ligure (il luogo in cui si svolge l’azione) e realistici gli ambienti.
In sostanza, Il dottor Antonio è un libro nostalgico, dai dettagli di ambientazione minuziosi e amabili.