Il giorno degli orchi di Divier Nelli

Lo scrittore Divier Nelli riedita con la casa editrice Vallecchi un suo romanzo di grande attualità intitolato Il giorno degli orchi. Un giallo che colpisce per stile di scrittura, per i contenuti forti e per la sua attualità.

Il giorno degli orchi racconta, con precisione ed eleganza di stile, la storia di Aurora, una ragazzina dei giorni nostri.
È una ragazza un po’ troppo precoce, molto disinibita, soprattutto sui social. È abilissima nel tessere delle trappole, al punto da mettere in atto un gioco pericoloso, anche per sé stessa, amante del rischio e delle forti emozioni.
Lei ama:

Fare la “profumaia”. Aurora definiva così il suo comportamento con gli uomini. Fargli annusare l’odore senza dargliela. Ottenendo, però, in cambio qualcosa.

Aurora, con la complicità di due amici, Vieri e Leonardo, a cui, astutamente, dedica pillole scarne di seduzione, che fanno impazzire i loro ormoni adolescenziali, intesse una rete variopinta sui social:

Cominciò a chattare recitando. Un anello per dominarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli, e nel buio incatenarli.

Fino a che non incontra Gabri Black, nickname falso, che capovolge del tutto le regole, diventando un interlocutore pericoloso.

L’orco non era uno scherzo. Era reale.

Inizia per Aurora una discesa agli Inferi, perché lui:

Aveva dato prova, di conoscere così tante cose sul suo conto, mentre lei non sapeva niente sul suo.

Aurora diventa vittima di uno stalker e la sua vita muta registro. Che accadrà? L’orco avrà la sua rivincita? E Aurora?

Un giallo dei nostri tempi, una trama costruita con misura, composta da frasi e capitoli brevi ma di grande impatto emotivo.

Il romanzo narra la deriva, l’affondo dei nostri tempi, dove “gioventù” non è più sinonimo di bellezza e gioia di vivere, ma è tristezza, chiusura mentale e di valori che annienta.
Il libro trasuda dolore per una gioventù deviata e difficile, che perde totalmente il bello del vivere quotidiano in favore di false idealizzazioni che non hanno nulla di che. Lusinghe vuote che fanno male al cuore.
Una lettura profonda, che invita alla riflessione.