Il miglio verde di Stephen King

"Il miglio verde" (Sperling & Kupfer, 2008) è un ennesimo capolavoro del maestro dell’horror Stephen King dal quale fu tratto l’omonimo film, nel 1999, diretto da Frank Darabont e interpretato da Tom Hanks.

L’ambientazione del romanzo è il braccio della morte di un carcere di massima sicurezza, a Cold Mountain nel Maine. In questo penitenziario viene eseguita la pena capitale con l’utilizzo della sedia elettrica. Il braccio della morte, lungo circa un miglio, ha un pavimento verde: il miglio verde è l’ultimo tratto di strada che i condannati a morte percorreranno nella loro vita.

Il protagonista è John Coffey, un gigante nero che, a dispetto della sua possente stazza, è buono come il pane e si comporta come un bambino impaurito. John Coffey ha un dono: il potere di guarire le persone. Viene ingiustamente accusato dell’omicidio di due gemelline, solamente perché ritrovato sul luogo dell’omicidio. John, in realtà, si era precipitato lì perché avrebbe voluto tentare di salvare le due ragazzine. L’innocenza di Coffey sarà svelata quando è ormai troppo tardi per annullare l’esecuzione.

Tra gli altri personaggi vi sono:

• Wild Bill Warthon, un assassino nonché fanatico seguace e imitatore di Billy the Kid;
• Eduard Delacroix, che tiene con sé in cella un topolino che ha ribattezzato Mr. Jingles e al quale insegna, poco per volta, a rincorrere e riportare indietro piccoli oggetti;
• Percy, giovane e arrogante guardia carceraria, odiata dai detenuti e mal sopportata dai colleghi, girovaga nel penitenziario con fare altezzoso per via delle sue conoscenze;
• Paul Edgcombe, “capo”, come lo chiama John Coffey, che è l’Io narrante del romanzo.

E’ proprio Paul il primo personaggio che incontreremo, un Paul molto molto vecchio, che in tutta la sua lunga vita, dopo l’abbandono del carcere, ha sempre portato con sé il ricordo di quell’omone nero, della sua innocenza, dei suoi miracoli, e al quale deve la sua lunga esistenza.